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Romano Prodi racconta l'Europa su Rai Storia

Per la serie televisiva ‘Eco della storia’ di Gianni Riotta, l'ex Presidente del consiglio racconta l'Ue dalle origini ai nostri giorni.

Romano Prodi racconta l'Europa su Rai Storia
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4 Luglio 2014 - 21.11


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Andrà in onda su Rai Storia, all’interno del programma di Gianni Riotta “Eco della Storia”, la puntata di “Prodi e l’Europa”. Il protagonista sarà Romano Prodi, ex presidente della Commissione europea, che parlerà di Europa, dallo spirito che mosse i suoi padri fondatori, Adenauer, De Gasperi, Schumann alle politiche messe in atto in oltre mezzo secolo di storia dell’Unione Europe, ai timori e l’inquietudine che oggi prende forma in una parte consistente dell’opinione pubblica di molti Paesi, Italia compresa.

«L’Europa – afferma l’ex presidente del consiglio – è stato il più grande laboratorio di politica che abbiamo mai avuto ma noi, con la nostra miopia, lo stiamo trasformando in un museo. La gente non pensa che dall’Impero romano in poi non abbiamo mai più avuto tre generazioni di pace, come invece è stato proprio grazie all’Europa, e se diamo questo per scontato, ogni ostacolo della storia, ogni passaggio diventa difficile perché il presente assorbe il senso del futuro. La paura dettata anche dalla crisi economica ha costretto i leader europei – osserva ancora Prodi – ha guardare ancora più dentro la politica nazionale e questo ha decretato la fine del concetto dell’Europa generosa, dell’Europa che guardava al futuro».

Saranno presentati durante la puntata anche importanti i documenti, tratti delle teche Rai, come ad esempio la prima trasmissione in Eurovisione della tv pubblica, che fu realizzata proprio in occasione della firma del Trattato di Roma, il 25 marzo del 1957. «Rivedere quelle immagini – commenta Romano Prodi – mi da una grande emozione, perché il trattato di Roma è un fatto importantissimo, ma anche un sentimento di tristezza perché ci siamo fermati; è evidente che quel momento di speranza ha avuto un’attuazione parziale. Ma oggi – avverte l’ex Presidente della Commissione UE – l’Europa è irreversibile, altrimenti non contiamo nulla nel mondo. Dobbiamo andare avanti con più solidarietà, correggere gli errori che sono stati fatti e proseguire più forti e più veloci: con questa lentezza ci prendiamo tutte le frecciate della storia e fatichiamo a guidare noi la Storia».

Romano Prodi, europeista convinto, è categorico contro chi auspica un’uscita dell’Italia dalla Ue: «Non capisco come si possa pensare a una cosa del genere sorridendo o addirittura auspicandolo. Se l’Italia uscisse dall’euro per tornare alla lira sarebbe una tragedia. La gente oggi non si rende conto che nei primi anni l’euro ha funzionato benissimo. Poi è cambiato tutto. La crisi economica, i leader che hanno cominciato ad avere paura di tutto, ci siamo fermati e la moneta non è stata più difesa dal muro della solidarietà economica e finanziaria. Ma se oggi uscissimo dall’euro – aggiunge Romano Prodi – i risparmi delle persone salterebbero tutti, avremo un cambio che renderebbe impossibile l’acquisto di beni stranieri, ricominceremmo a produrre cose di basso prezzo e, torneremmo indietro nella storia».

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