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Un violino, Marianna, una sfida da non perdere

La violinista russa Mariana Vasileva esegue in un unico concerto all’Auditorium del Parco tutti i 24 Capricci per violino solo di Paganini.

Un violino, Marianna, una sfida da non perdere
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25 Ottobre 2014 - 20.21


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Eseguire tutti insieme in un unico concerto i 24 Capricci che costituiscono l’op 1 di Niccolò Paganini è un’impresa ardua, una sfida complessa, per i più grandi virtuosi del violino.

Ogni Capriccio ha una sua identità musicale, legata alle varie difficoltà tecniche del violino sia nell’uso della mano sinistra sulla tastiera che nell’arco della mano destra: corde doppie, triple, accordi vari, salti, volate, balzi, trilli, e tanto altro ancora senza tralasciare la melodia, il senso ritmico, l’essenza musicale. Paganini scrisse tutto questo per sé, per le sue doti eccezionali, per i suoi tendini della mano che si aprivano come raddoppiati in estensione e per tanti anni i suoi Capricci sono stati considerati ineseguibili.
Solo i più abili musicisti del mondo affrontano tutti i 24 Capricci in una sala da concerto, spesso uno o due brani come bis, raramente tutti insieme. Ancor di più incuriosisce che ad interpretarli in concerto a L’Aquila, per la Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli”, coordinata dalla dottoressa Anna Maria Bonanni, presso all’Auditorium del Parco domenica 26 ottobre, con inizio alle ore 18, sia una giovane violinista, nata nel 1986 a San Pietroburgo, Mariana Vasileva.

Talento puro, la Vasileva è nelle sale da concerto dall’età di 7 anni e, a soli 11 anni già suonava per il grande Rostropovich e, ad oggi, ha già lavorato con
Vladimir Ashkenazi, Yury Bashmet, Shlomo
Mintz e tanti altri vincendo concorsi prestigiosi e incidendo nel 2008 il suo primo CD “Two
Eleganza, bellezza e raffinatezza estetica si coniugano ad una straordinaria abilità violinistica e musicale: un concerto, un recital violinistico, che si presenta come un’occasione rara e ricca di
emozioni.

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