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"Sofia Rocks", la web serie che racconta il mondo della disabilità

Protagonista delle 5 puntate della serie è Sofia Righetti, 27 anni, che incontra personaggi di rilievo nazionale ed esperti con cui dialoga di lavoro, diritto allo studio e arte.

"Sofia Rocks", la web serie che racconta il mondo della disabilità
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26 Ottobre 2016 - 10.59


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Sofia Righetti ha 27 anni, ama il rock, ed è una video-blogger. È lei la protagonista della web serie “Sofia Rocks – Inviato Speciale”: un viaggio di cinque puntate nel mondo della disabilità, raccontato attraverso la sua esperienza personale realizzato da Filandolarete insieme all’agenzia giornalistica Agenda. Laureata in filosofia all’Università di Bologna, campionessa italiana di sci alpino e vegana convinta, Sofia si rivolge prima di tutto a un pubblico giovane con l’energia e spregiudicatezza che la caratterizzano, puntando lo sguardo nella webcam e interrogandosi su temi sempre diversi: sport, sessualità e affettività, lavoro, arte e università.

Per raccontare il mondo della disabilità, Sofia incontra personaggi di rilievo nazionale ed esperti: l’allenatore del Bologna Football Club, Roberto Donadoni, e la portabandiera della Nazionale Paralimpica italiana Martina Caironi parlano delle loro esperienze sportive; Max Uliveri, promotore del movimento Loveability, e il senatore Sergio Lo Giudice, affrontano il tema dell’assistenza sessuale, mentre Maurizio Landini, segretario nazionale dei metalmeccanici della Fiom-Cgil, interviene sulla questione della disoccupazione. Sofia entra nell’atelier dell’attore e pittore Alessandro Bergonzoni e, infine, affronta il tema del diritto allo studio con il Rettore dell’Università di Bologna Francesco Ubertini, accompagnando gli spettatori in giro per la città, insieme allo scrittore Danilo ‘Maso’ Masotti, l’inventore degli umarells, e Franco ‘Bifo’ Berardi, leader del movimento del ‘77 bolognese. Sofia racconta le storie vere e gli aspetti nascosti di chi vive e affronta quotidianamente una disabilità, o delle persone, associazioni e gruppi informali che lavorano per una nuova cultura dell’integrazione sociale e professionale.

Un lavoro giornalistico e di narrazione che, come raccontano i produttori, “si pone l’obiettivo di combattere stereotipi, incultura ed emarginazione attraverso un progetto culturale che vede la diversità, e dunque le persone con disabilità, come una ricchezza e non solo come un limite; come un’opportunità da cui far nascere nuove soluzioni e risposte”. Le musiche originali della web-serie sono state composte da Luca Giovanardi, chitarrista e cantante dei Julie’s Haircut, inoltre ogni puntata si chiude con i brani di 5 band del panorama indipendente italiano (Testaintasca, Bachi da Pietra, Giorgio Canali & Rossofuoco, Marcello e il mio amico Tommaso, Non voglio che Clara). (Roberta Cristofori)

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