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Le newsroom della Maggioni, tra frenate e tempi infiniti

Dubbi e domande alla presidente della Rai da parte del segretario della Commissione Parlamentare di Vigilanza, Michele Anzaldi.

Le newsroom della Maggioni, tra frenate e tempi infiniti
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22 Ottobre 2015 - 19.49


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“Dall’intervista della presidente Rai Maggioni a ‘Repubblica’ sembra di essere di fronte all’ennesimo rinvio del Piano News, si parla ora di 2 o 3 newsroom. O la Maggioni intende sconfessare completamente il piano di Gubitosi oppure ci dicano come stanno le cose”.

Michele Anzaldi, segretario della Commissione Parlamentare di Vigilanza non perde tempo e ricorda al presidente della Rai, Monica Maggioni, quello che la stessa Maggioni ha pensato, fatto e detto, prima e dopo la nomina al vertice di viale Mazzini. A ricordare come la pensava quando come direttore generale c’era Gubitosi e lei era alla direzione di Rainews24, canale che da Gubitosi ebbe tantissimo, ottenendo dati di ascolto piccolissimi.

Michele Anzaldi, in un’intervista trasmessa da Radio radicale ricostruisce meticolosamente tutto. Anzaldi sembra dire, “la Maggioni non ci provi…Non c’è spazio per passi indietro e frenate…”. Si, perché a Repubblica la Maggioni sembrava dare i numeri sulle newsroom ( “una, due, tre…),parlando di tempi lunghi (“mesi”), dando l’impressione di voler rinviare quella riforma che farà del direttore generale un amministratore con ampi poteri, a scapito proprio di una presidente “Duracell”. E’vero che nell’intervista a Repubblica la Maggioni si era affrettata a dire che tra lei e il direttore generale non c’è guerra, ma si sa…Dice Anzaldi: “Le parole della presidente Rai sulle newsroom le trovo deludenti, spero che vengano corrette presto perché oltre che del ruolo del servizio pubblico si parla di soldi dei contribuenti. Gubitosi, presentando il piano, aveva parlato di 70 milioni di euro di risparmi all’anno. Ha iniziato a lavorare al piano da inizio 2014, lo ha presentato in Cda il 23 luglio 2014, dopo la pausa estiva il Piano e’ arrivato in commissione di Vigilanza, che ci ha lavorato a fondo per mesi con audizioni e sedute.

La Vigilanza ha votato il Piano all’unanimità a febbraio 2015. Il 26 febbraio il Cda Rai ha dato l’ok definitivo. Da lì sono passati 8 mesi. La roadmap per far andare a regime il Piano, secondo Gubitosi, sarebbe di 27 mesi. E’ stato già buttato più di un terzo del tempo della roadmap disegnata da Gubitosi”.

“Gubitosi inizia a lavorare – aggiunge Anzaldi – all’idea che sembra rivoluzionaria di accorpare tutte le direzioni giornalistiche tv della Rai quando erano oltre dieci. Oggi siamo scesi a sette. Gubitosi prevede il passaggio da sette direzioni giornalistiche a due newsroom, spiegando che si può fare, come già accaduto con il Giornale Radio, garantendo il pluralismo e permettendo un grosso efficientamento, risparmi per circa 70 milioni”.

“Tra le audizioni della Vigilanza – prosegue il deputato dem – c’è stata anche quella della Maggioni il 4 novembre, durante la quale ha detto che il Piano News è essenziale per la Rai, specificando di non capire perché invece di due newsroom non si potesse passare direttamente a una. Ora come ora gli italiani sanno che si possono risparmiare 70 milioni. Allora poi non ci si deve stupire se davanti alla prossima trasferta politica ci saranno sette microfoni per avere tre servizi più o meno uguali in prima serata”.

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