Il scena il teatro omosessuale del Garofano Verde XXIII | Giornale dello Spettacolo
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Il scena il teatro omosessuale del Garofano Verde XXIII

In scena all’India di Roma, dal 20 al 22 settembre, Babilonia Teatri, Vetrano-Randisi e Manfredini protagonisti d’incontri con le sensibilità Glbt

Il scena il teatro omosessuale del Garofano Verde XXIII
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19 Settembre 2016 - 14.44


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di Nicole Jallin

Si ribadisce un cantiere attivo, resistente, prolifico, di creatività teatrali, di spassionati incontri – per artisti e spettatori – con testualità, autorialità, sensibilità inedite o rilette, indotte o già concepite, e dedicate agli scenari omosessuali, questa nuova edizione del Garofano Verde, rassegna romana ideata e curata da Rodolfo di Giammarco. Rassegna storica, anzi la più storica rivolta alla rappresentazione della tematica Glbt, che giunge al ventitreesimo anno non senza fare nuovamente i conti con la totale mancanza di sostegno economico istituzionale, in contrasto col supporto del Teatro di Roma, che accoglierà il programma di tre serate all’India, dell’azione attuativa della Società per Attori di Franco Clavari, e della generosa presenza delle compagnie partecipanti.

Dunque, domani, martedì 20, e poi mercoledì 21 e giovedì 22, il pubblico capitolino potrà assistere a spettacoli che portano in sé stimolazioni di pensieri, emozioni, impressioni, percezioni, non ancora definite, determinate: a cominciare dal Pedigree di Babilonia Teatri, per cura di Valeria Raimondi, e artificio drammaturgico e interpretativo di Enrico Castellani, con un primo reading intorno a un uomo e alla sua coscienza turbata alle radici dalla (serena, forse) vicinanza parentale di due madri e dall’opprimente livore per un estraneo, assente padre biologico. Le Ombre folli di Franco Scaldati sono invece oggetto d’approcci sensuali per Enzo Vetrano e Stefano Randisi, dove uno è segretamente e fieramente consacrato al travestimento e all’esercizio erotico con sconosciuti; l’altro, amorosamente unito al primo, si adopera per emanciparlo dalla strada, reprimendo desideri e istinti, in previsione di quieta vita di coppia e reciproca dipendenza.

La scrittura sfacciata, disinibita, smaliziata, incredibilmente poetica di Jean Genet, che ricopre con spesso strato di lirismo anche i più sgraziati impulsi fisiologici, ispira Danio Manfredini per Divine, onomastico eco di uno dei personaggi borderline teneri e spietati, disperatamente erotici ed eroici, appartenenti al mondo onirico, abbagliante e malavitoso di Notre Dame des Fleurs. Un confronto (di lunga data, ormai) intenso, inquieto e privato col romanzo, che ha già condotto Manfredini alla stesura di una sceneggiatura per una versione filmica incompiuta, e ora proposto sul palco in forma di lettura inserita in un immaginario disegnato in storyboard.

Teatro India, Lungotevere Vittorio Gassman (già Lungotevere dei Papareschi), info 06.684.000.346 – www.teatrodiroma.net

Orario: h 20.00

20 settembre 2016

Babilonia Teatri

PEDIGREE
di Enrico Castellani
a cura di Valeria Raimondi
con Enrico Castellani

21 settembre 2016

OMBRE FOLLI

testo inedito di Franco Scaldati

detto e tradotto da Enzo Vetrano e Stefano Randisi

22 settembre 2016

DIVINE

liberamente ispirato al romanzo di Jean Genet Nostra Signora dei Fiori

con Danio Manfredini

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