“In qualità di artista interprete, mi trovo circondata dalla moda ogni giorno; la moda è per me un modo di trasmettere alle persone la mia fantasia, in maniera semplice ed accessibile. Come per ognuno di noi, quello che indosso rappresenta una scelta molto importante, siamo liberi di fare scelte ogni giorno… Ho cominciato con il tempo a chiedermi se eravamo veramente liberi nel scegliere ciò che indossiamo o se siamo limitati dalle frontiere
disegnate dal mondo della moda?” Tomoko Mukaiyama, 2014
La moda ha un ruolo simile ad una religione moderna, è una forma seducente e valida per l’uomo di esprimersi e di trasmettere la bellezza… ma può anche diventare un mezzo di comunicazione pericoloso e debole basato su codici stereotipati. La performance-installazione è il frutto di una ricerca sociologica e storica sui rituali del mondo della moda attraverso la musica, la danza, il corpo e, infine, l’indumento stesso. Esplorando le frontiere della moda e decostruendo i suoi codici, La Mode si concentra sul concetto d’identità ai tempi di oggi e affronta i temi del consumismo, materialismo e feticismo.
La Mode è una performance con dieci performers, una passerella, un’installazione architettonica e una pianista che analizza attraverso una messa in scena site specific il tema del potere, del sesso, del desiderio, l’espressione di sé e i codici sociali che ruotano intorno al concetto del fashion. La Mode è dunque una performance-istallazione che esplora il sistema e il significato della moda nella nostra società. Opera artistica collettiva composta da musica, danza e architettura, svela i codici sociali attorno alla moda, si avventura nelle zone di confine tra pubblico e privato, tra sé e l’altro, tra realtà e fantasia e le differenze nelle convenzioni tra maschile e femminile.
La moda è un elemento di base che disegna i confini tra le persone: sia come forma d’espressione individuale che come mezzo di comunicazione verso gli altri, è in parte influenzata dalle persone stesse e dall’industria
del fashion. La moda contemporanea evolve come la religione contemporanea: siamo veramente consapevoli del suo significato? Quali segnali inviamo tramite i nostri abiti? Quali sono le scelte che facciamo prima di presentarci al mondo esterno?
Il team
L’ architetto di fama mondiale Toyo Ito sta creando una grande installazione per La Mode insieme al designer tessile Yoko Ando. Per Ito questo è il primo lavoro come scenografo nel corso della sua carriera di architetto:
La Mode fa infatti idealmente parte del completamento del Taichung National Theater che lo stesso Ito ha progettato in dieci anni di lavoro, e che inaugurerà nell’ottobre 2016 in coincidenza con la presentazione della performance. L’edificio si ispira alla natura e al corpo umano e a detta dell’autore sarà l’opera iconica dei suoi 45 anni di carriera come architetto.
Con questo progetto Tomoko Mukaiyama dunque riunisce una imponente collaborazione internazionale: oltre a Spellbound Contemporary Ballet (struttura partner del progetto sotto il profilo sia artistico che produttivo) il team annovera la coreografa serba Dunja Jocic (già artista ospite presso Club Guy and Roni, ora coreografa free lance e regista), il compositore cipriota Yannis Kyriakides (premio Gaudeamus nel 2000, premio francese Qwartz, premio olandese Toonzetters, premio Willem Pijper, menzione d’onore al Prix Ars Electronica e, nel 2014, primo premio UNESCO), l’architetto Toyo Ito (già premio Pritzker e firma dell’Opera House di Taiwan che ospiterà LA MODE a ottobre), la stilista jugoslava Slavna Martinovic (Best make up in a music video dal MVPA di Los Angeles, Golden Mimosa per il miglior costume), il designer tessile Yoko Ando, la lighting designer Tanja Ruehl, la ballerina ospite Sarah Murphy, e la stessa Tomoko Mukaiyama in scena come pianista durante la performance.
Significato della performance
Nel corso degli anni, Tomoko ha portato i valori estetici giapponesi nel teatro in Olanda e altrove. Il suo lavoro è caratterizzato dal dialogo con il pubblico nel quale sperimenta i limiti dei mezzi che utilizza. Quando suona il pianoforte, si muove o canta sul palcoscenico, quando crea installazioni, paesaggi sonori o dirige una performance cerca sempre di spingersi oltre il consueto. Questa attitudine alla ricerca del nuovo può esprimersi nella scelta del repertorio che suona, nel contesto in cui esso è posto, o attraverso la collaborazione con altri artisti essi stessi esploratori dei confini della propria disciplina (come Marina Abramović, MERZBOW, Michael Gordon, Jirí Kylián).
Quest’approccio si verifica particolarmente nel caso della creazione La Mode dove i linguaggi della musica, del movimento e della moda oscillano tra gli estremi di una ermetica assoluta bellezza e i ritmi moderni della seduzione, combinando panorami sonori e corpi provocatori.
Musica in La Mode
Kyriakides crea per La Mode una nuova composizione musicale per pianoforte e strumenti elettronici. Il concetto espresso dietro questa proposta affianca un intimo, quasi ermetico mondo musicale (durante gli intermezzi)
contro la decostruzione degli effetti sonori elettronici sentiti durante le sfilate in passerella. La composizione naviga in un mondo sonoro inizialmente familiare, la cui gerarchia tra suoni e significati è “maltrattata” lasciando al suono una presenza quasi fisica nello spazio.
Valentina Marini (Direttore Generale Spellbound) su La Mode
“La Mode costituisce una sfida per la nostra compagnia su vari aspetti, rappresenta un progetto in grado di abbracciare differenti codici, è una performance basata su una visione multidisciplinare ed è un mezzo per
collaborare con Tomoko Mukaiyama che è una professionista leader in quest’ambito. Questa esperienza aggiungerà un grande valore a ogni interprete, dando a ciascuno di loro un’occasione per esplorare diversi vocabolari espressivi e acquisire una rinnovata consapevolezza del concetto di performance come fusione di gesto, musica e espressione corporea in senso lato. La ricerca intorno al tema di La Mode è un affascinante ancoraggio per spingere la nostra capacità di comunicare attraverso differenti linguaggi artistici unito al prestigio di poterlo fare attraverso un team artistico internazionale straordinario.”
In qualità di artista multimediale Tomoko Mukaiyama si è sempre spinta oltre i confini della musica classica.
La sua carriera la vede protagonista di una ampia varietà di progetti anticonvenzionali nell’ambito dell’arte contemporanea, passando dalle produzioni di danza con il famoso coreografo Jiři Kylian alle installazioni come Wasted (costituito da 12.000 vestiti di seta) o Nocturne (pianoforti distrutti durante lo Tsunami del 2011 in Giappone).
Nelle sue performance Tomoko gioca con i codici del suo strumento, della sua professione e del concetto di performance in senso più ampio integrando varie discipline artistiche nelle sue installazioni/ progetti performativi
dando al concetto stesso di concerto una nuova dimensione.
Tomoko Mukaiyama è una pianista, artista visuale e performer di nazionalità olandese e giapponese oggi residente ad Amsterdam. Ospite ne la Biennale di Sydney, la Triennale di Aichi e l’Holland Festival è musicista
ospite per grandi orchestre come il London Sinfionetta Orchestra, Ensemble Intercontemporain di Parigi, Tokyo Metropolitan Symphony Orchestra, Royal Concertgebouw Orchestra in Amsterdam, ma ama esibirsi anche in spazi piu’ piccoli, musei o luoghi particolari.
L’essenza del lavoro di Tomoko risiede nella comunicazione con il pubblico senza mai lasciarsi ostacolare dalle frontiere fisiche del pianoforte o della scena.