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Steve Della Casa ci svela l'avventura di un produttore di film popolari

Un libro su Fortunato Misiano e la Romana Film che fu attiva dal 1945 al 1970. E un incontro con il critico Alberto Crespi e il regista Pupi Avati

Steve Della Casa ci svela l'avventura di un produttore di film popolari
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5 Dicembre 2017 - 12.50


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“Fortunato Misiano e la sua avventura nel cinema” è il libro di Steve Della Casa (Iacobelli editore) sul fondatore nel 1946 della storica casa di produzione Romana Film e di pellicole spesso d’avventura. Il critico cinematografico e voce nota di Radio3 Rai presenta il volume martedì 5 dicembre alle 17.30 alla Casa del cinema a Roma (zona Villa Borghese). Modera Alberto Crespi, critico cinematografico e firma de l’Unità finché l’Unità era in edicola, ospite il regista Pupi Avati. L’ingresso è libero.

L’appuntamento è realizzato in collaborazione con il Centro sperimentale di cinematografia. Alle 18.30 circa verrà proiettato “Le avventure di Mary Read”, esordio cinematografico del compianto regista Umberto Lenzi, prodotto dalla Romana Film.

Come avverte la nota per la stampa, l’incontro sarà un’occasione per discutere sul sistema produttivo e “sull’impatto avuto da uno studio come la Romana Film nel panorama cinematografico italiano. Contrariamente alle altre società storiche incarnate nel carisma del loro produttore, la Romana Film si è da sempre legata al concetto e alla filosofia dello studio system”. Lo spiega nel libro Della Casa: «Quando si parla di studio system in Italia è impossibile prescindere dalla Romana Film di Fortunato Misiano, attiva dal 1945 al 1970. Lo studio system è un concetto diverso dal singolo produttore. Il cinema italiano ha avuto grandi produttori, da Ponti a De Laurentiis a Cristaldi. Ma lo studio system è qualcosa di più. È una politica di spettacolo che esibisce il nome della produzione come una vera e propria garanzia, come nei casi della Lux o della Titanus. Un film Lux (o un film Titanus) sono immediatamente riconoscibili dal pubblico perché “vogliono” essere riconoscibili. La Romana Film ha avuto un’autonomia politica di studio system nel corso dei suoi venticinque anni di attività. Romana Film significa circa un centinaio di pellicole, con una media di quattro film all’anno. Fino al 1959 la Romana è specializzata in film melodrammatici molto popolari, spesso di ambientazione napoletana, colmi di canzoni e di cantanti. Dagli anni ’60 in poi si specializza invece nel cinema avventuroso, con tratti distintivi ben precisi. Quasi sempre film di pirati o di cappa e spada, con un cast ricco di personaggi, almeno un ballo e un ricevimento a corte, colpi di scena e musiche spagnoleggianti affidate ad Angelo Francesco Lavagnino; ma anche finti 007 allora molto di moda e, negli ultimi anni, film avventurosi conditi con un innocuo erotismo d’epoca. Fra i registi più fidati della Romana Film ricordiamo Domenico Paolella, Luigi Capuano, il giovane Umberto Lenzi. Ma per la Romana hanno lavorato anche mitici mestieranti come Tanio Boccia e grandi autori come Vittorio Cottafavi o, pare, non accreditato, persino Michelangelo Antonioni. E sotto l’egida di Misiano hanno iniziato le loro carriere dive come Lisa Gastoni ed Edwige Fenech. Questo libro ripercorre l’avventurosa storia della Romana Film, con foto e materiali inediti messi a disposizione dalla famiglia Misiano»

 

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