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In guerra per amore: il nuovo film di Pif

Ancora Sicilia e ancora Cosa nostra per il secondo film da regista di Pif: stavolta però la storia sarà ambientata nel 1943 durante lo sbarco degli alleati.

In guerra per amore: il nuovo film di Pif
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17 Giugno 2015 - 13.07


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Dopo “La mafia uccide solo d’estate”, Pif ha annunciato che ritornerà sul set con un nuovo film, che come ha spiegato lo stesso attore e regista “S’intitolerà In guerra per amore”. Anche in questa storia al centro ci saranno sullo sfondo di una storia d’amore la Sicilia e la mafia. Cambierà però l’ambientazione, non più il periodo delle stragi di Cosa Nostra, ma il 1943 con lo sbarco degli alleati.

torna sul set. Dopo il felice esordio con La mafia uccide solo d’estate, 5 milioni di euro d’incasso, tanti festival e premi (tra cui l’Efa europeo per la migliore commedia, il David di Donatello regista esordiente, due Nastri d’argento), Pierfrancesco Diliberto a settembre darà il primo ciak al secondo film. “S’intitolerà In guerra per amore”, dice in esclusiva all’ANSA il regista palermitano negli studi della Wildside che produce il film con Rai Cinema.

“Il protagonista sarò ancora io e ancora con il nome di Arturo, così come la protagonista si chiamerà di nuovo Flora”, ha dichiarato Pif, immaginandolo comunque come una sorta di sequel della prima pellicola. “A me sembrava un completamento necessario raccontare anche quegli anni, il radicamento della mafia, e poi magari chissà riuscirò a liberarmi del mio vissuto, non posso certo fare solo film ambientati in Sicilia raccontando Cosa Nostra”, ha aggiunto.

Attualmente il regista sta cercando gli attori: “Ci saranno tanti attori siciliani e alcuni saranno gli stessi della Mafia uccide solo d’estate, ma non Cristiana Capotondi alla quale penso di proporre un altro mio progetto”.

La storia di “In guerra per amore”, ha aggiunto Pif, “prende spunto da fatti documentati sullo sbarco degli americani per romanzare una storia d’amore inventata”, quella tra Arturo e Flora che vorrebbero sposarsi, ma non possono, perché il padre di lei, ristoratore a New York, l’ha promessa sposa ad un mafioso siciliano e l’unico modo per impedire questo “è arruolarsi nell’esercito e tornare nella Sicilia da dove era partito per cercare fortuna in America”.

Le riprese, in 8 settimane, saranno soprattutto in Sicilia proprio dalle parti di Gela dove avvenne lo sbarco il 10 luglio del ’43 “in location che stiamo definendo, ma una cosa è certa, non pagheremo pizzo a nessuno”, ha precisato.

Ci sarà spazio anche per due figure storiche, anche se romanzate anche queste, il capo del comando militare alleato Charles Poletti ‘colluso’ con Cosa Nostra e il tenente che trasmise l’informativa in Usa sulle minacce mafiose e su come contrastarle. La sceneggiatura è scritta da Michele Astori, Pif e Marco Martani, lo stesso team de “La mafia uccide solo d’estate”.

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