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Crozza: Renzi dalla D’Urso, gli elettori a Napoli a Ok il prezzo è giusto

Consueta copertina satirica di Maurizio Crozza che ha commentato i fatti politici della settimana: dalle primarie del Pd alle ospitate in tv del premier e di Salvini.

Crozza: Renzi dalla D’Urso, gli elettori a Napoli a Ok il prezzo è giusto
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9 Marzo 2016 - 10.13


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Maurizio Crozza ha aperto ieri, 8 marzo 2016, la puntata di Dimartedì, talk politico di La7, con la sue ironica copertina: “Piuttosto che parlare delle primarie del Pd preferirei fare una gastroscopia senza anestesia con colonscopia. Le primarie del Pd mi interessano come a Salvini interessa leggere un libro sui balli tradizionali dei Rom. Obiettivamente le primarie del Pd non interessano più nemmeno a Renzi, il valletto della D’Urso. E se non interessano a lui, figurati ai romani”, ha detto il comico genovese in apertura.

Poi ha aggiunto: “A Roma c’era più gente a montare i gazebo che a votare. A Napoli, invece, alle primarie del Pd c’è stato un boom di elettori, manco regalassero soldi. E infatti regalavano proprio i soldi. A Napoli siamo passati da ‘Avanti popolo alla riscossa’ ad ‘Avanti popolo alla riscossione’. Sta di fatto Valente ha vinto su Bassolino con uno scarto di soli 450 euro. Voti, scusate. E’ pazzesco come si sia svalutato il voto di scambio in pochi mesi. Fino all’anno scorso con Renzi valeva almeno 80 euro e adesso 1 euro. Ricapitolando: domenica Renzi era a ‘Domenica Live’, i suoi elettori di Roma a ‘Chi l’ha visto’ e quelli di Napoli a ‘Ok è il prezzo è giusto’“.

Maurizio Crozza si è poi rivolto al leader del Carroccio, ospite in collegamento con la trasmissione: “Salvini sabato era dalla De Filippi. Cosa ci fa oggi a Strasburgo, è in esterna per Maria? Tombini di ghisa?“.

Infine, ha riproposto uno dei suoi personaggi più divertenti: l’imitazione del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. “Cosa vuol dire ‘babbaria’? Termine desueto che significa ‘grande sciocchezza’ – ha iniziato il De Luca/Crozza -. Stolida sinapsi di mente rallentata, figlia di demenza precoce. Vuole un sinonimo più efficace? Bassolino. Detto basso, detto lino. Evidentemente lino di bassa qualità. Personaggetto senza sorrisetto che ha perso le primariette. La disgrazia non è che Bassolino abbia perso le primarie, la disgrazia è Bassolino stesso”.

“A Napoli – ha aggiunto – quello che il Vesuvio ha risparmiato lo ha distrutto Bassolino, è l’11 settembre fatto persona. La procura sta anche anche pensando di istituire il reato di ‘Bassolino’: Bassolino semplice, Bassolino aggravato, Bassolino con scasso. Come ha scassato Bassolino Napoli, non ha scassato mai nessuno. Se Bassolino attraversa la strada a Napoli, i napoletani buttano il sale dietro le spalle in segno di scongiuro. Senza contare che lo scongiuro a Napoli l’ho portato io“.

Il comico genovese ha poi aggiunto: “Persino i gatti neri, quando Bassolino attraversa la strada, cambiano direzione. E il cambio di direzione in Campania modestamente l’ho portato io. Prima di me c’era solo un unico rettilineo. E mi pregio pure di aver portato in Campania il termine ‘gatto’. L’animale miagolante esisteva già, ma non sapevano come chiamarlo. Prima di me i napoletani li chiamavano ‘tipo cani ma più stronzi’“.

E infine l’ultima battuta: “La parola ‘stronzi’, a Napoli, l’ho portata io. Prima lo sa come li chiamavano? Bassolini“.

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