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Baricco osa Steinbeck: perché non esistono parole vecchie o storie nuove

"E' un'opera universale, scritta nel'39... in cui ogni migrazione è stata raccontata per sempre".Per questo l'aveva già letto in tv per la migrazione albanese.

Baricco osa Steinbeck: perché non esistono parole vecchie o storie nuove
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2 Ottobre 2017 - 14.27


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Baricco di nuovo in televisione, ed ancora su Rai3: non per caso, o per noia, ma con il solo e preciso intento di dire qualcosa di più sul tema dei migranti.

Baricco osa, ed osa quindi dare una visione più ampia su una rete nazionale e neutra, con parole che non sono le sue ma richiamano un’altra fase storica italiana.

‘Steinbeck, Furore’, in onda stasera, lunedì 2 ottobre, in occasione della Seconda Giornata Nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione (che cade il 3 ottobre), è un reading del capolavoro dello scrittore statunitense, che racconta la storia della migrazione di una famiglia di Tom Joad lungo la Route 66, dall’Oklahoma fino alla California, nell’America della grande depressione. “E’ un’opera universale, scritta nel’39, ma straordinariamente attuale, in cui ogni migrazione è stata raccontata per sempre – sottolinea Baricco al Prix Italia di Milano -. Avevo letto questo libro di notte su Radio Tre, allora arrivano i barconi dall’Albania, oggi ci troviamo di fronte gli stessi problemi. Volevo ripetere l’esperienza in tv e ora ci sono riuscito”. Baricco andrà in scena insieme a Francesco Bianconi dei Baustelle, che si occuperà del controcanto musicale di accompagnamento, in diretta dallo Spazio MRF di Torino Mirafiori. “La diretta mi mette un po’ paura, ma questo tratto di rischio mi piace”, confessa lo scrittore. “Ripetere queste storie è quello che serve, perché ha una funzione civile – sottolinea -. Per affrontare le emergenze serve essere forti. Se si è deboli è difficile chiedere generosità. La paura è legittima, ma queste letture possono consentire alla comunità di essere più forte e giusta”. Il passaggio su una rete generalista, e non su Rai5 “dove sto meglio perché è un posto più defilato – dice ancora Baricco – mi darà la possibilità di parlare a un pubblico con cui non parlerei mai. E questa penso sia la cosa più importante”. Ovviamente non sono i grandi ascolti l’obiettivo della serata, ma il direttore di Rai3 Stefano Coletta è fiducioso, anche alla luce del buon risultato di Fuocoammare, andato in onda l’anno scorso nella stessa occasione. “Sono curioso di vedere quanta partecipazione ci sarà – afferma -, se ci sarà un dato inaspettato avremo capito che la tv deve dare questo cibo raro alla platea che vuole gustare queste pillole. Penso che possa esserci una sorpresa, il 4% di share sarebbe un buon risultato”. Baricco e Bianconi, con la regia di Fabio Calvi e la scenografia di Francesca Montinaro, racconteranno e interpreteranno, ognuno a suo modo, i passi più significativi del romanzo: le letture e i commenti saranno infatti accompagnati dalla musica live con vinili e giradischi, ma anche sintetizzatori modulari e drum machine. “E’ una produzione tutta Rai e Baricco ha deciso di partecipare gratuitamente all’evento”, fa sapere Coletta, auspicando di proseguire la collaborazione con lo scrittore anche per il futuro. Il progetto ‘Steinbeck, Furore’ è stato portato avanti dall’ex direttrice di Rai3 Daria Bignardi che – rivela Baricco – “aveva in mente un progetto di collaborazione più ampio per me. Si è parlato anche di eventi, ma in realtà nella vita faccio altro”. 

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