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La procura albanese chiede l'arresto del patron di Agon Channel

L'accusa nei confronti di Francesco Becchetti, proprierario della prima tv delocalizzata, è di falso in documentazione e riciclaggio di denaro.

La procura albanese chiede l'arresto del patron di Agon Channel
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8 Giugno 2015 - 21.43


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Guai per l’imprenditore italiano Francesco Becchetti, proprietrio di Agon Channel, la tv che dall’Albania va in onda sul canale 33 del digitale terrestre. La procura albanese ha infatti emesso oggi, 8 giugno 2015, un ordine di cattura per l’imprenditore.

Le autorità di Tirana lo hanno accusato di “falso in documentazione” e “riciclaggio di denaro”. Nella stessa inchiesta è stata accusata anche Liliana Condomitti, madre di Becchetti, Mauro de Renzis, collaboratore italiano e nei cui confronti è stato emesso un ordine di arresto, ed Erjona Troplini, una collaboratrice albanese, finita già in manette. In manette è finita anche una dipendente di una banca di Tirana che avrebbe aiutato le “sospette transazioni” dell’imprenditore.

Una corte di Tirana ha messo sottosequestro del pacchetto azionario di Becchetti in cinque società registrate in Albania, dove l’imprenditore albanese deteneva il 60%, tra cui anche Agon Set, proprietaria di Agon Channel in Albania. Sono finiti sotto sequestro anche i conti correnti attestati a lui ed alle sue società.

L’inchiesta su Becchetti è stata avviata nel 2014. L’accusa riguarda principalmente la sua attività nel settore dell’energia, ed in particolare il progetto per la costruzione di una delle più grandi centrali idroelettriche del paese: progetto mai avviato. Gli inquirenti hanno il sospetto che nel periodo 2007-2013, l’imprenditore abbia organizzato «un gigantesco schema di riciclaggio» che gli avrebbe fruttato, secondo la procura albanese «alcuni milioni di euro». Becchetti avrebbe inoltre evaso anche il fisco per una somma di oltre 5 milioni di euro. secondo gli inquirenti il denaro è stato investito in sue altre società in Albania o sono finiti in suoi conti bancari.

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