Floris: lo sport a 'Dimartedì' per una informazione a tutto campo | Giornale dello Spettacolo
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Floris: lo sport a 'Dimartedì' per una informazione a tutto campo

Giovanni Floris continua con la linea intrapresa negli ultimi anni, convinto della necessità di trattare sempre più argomenti, come lo sport.

Floris: lo sport a 'Dimartedì' per una informazione a tutto campo
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12 Settembre 2017 - 12.35


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Giovanni Floris sembra voler seguire la stessa linea intrapresa dalla Gruber: nonostante sia l’anno delle elezioni, non ha intenzione di abbondare la strada intrapresa negli ultimi anni, ma si manterrà coerente con il lavoro fatto finora.

Floris proseguirà, come previsto, con l’allargamento delle tematiche trattate da DiMartedì, evitando di far troppa concessione alla politica. Il suo programma ha allargato sempre più il campo d’azione, tra salute, ambiente, consumi, arte.

Tanto che nella stagione appena iniziata il suo DiMartedì, giunto alla quarta edizione su La7, non mancherà di occuparsi anche di sport. “Vogliamo allargare i temi che trattiamo per trovare sempre qualcosa di interessante per conoscere meglio il Paese – spiega il conduttore -. Ovviamente non vogliamo fare concorrenza ai programmi sportivi, accaparrarci questo o quel calciatore. Ce ne occuperemo in una chiave in linea con la nostra trasmissione”. Si parte domani sera con tanti ospiti, come Matteo Salvini, Elsa Fornero, Mario Monti e Marco Travaglio. “Vogliamo offrire la più ampia chiave di lettura possibile – spiega Floris -, sempre in un’ottica di rigore e serietà, adeguando il racconto alla realtà”. Per la prima puntata, come da tradizione, l’interpretazione della sigla “Sixteen tons” sarà affidata a un artista d’eccezione: quest’anno toccherà a Salvatore Accardo. Tra le novità il ritorno nello spazio satirico di apertura di Gene Gnocchi, già protagonista delle copertine di Ballarò con Floris. A mezzanotte, poi, si cambia pagina con la rassegna stampa nel segmento ‘E’ già mercoledì’. Tra gli opinionisti del talk, ci sarà nuovamente anche Massimo Giannini.

“In vista delle elezioni cercheremo di avere confronti tra i protagonisti della scena politica – sottolinea il conduttore -. Noi invitiamo tutti, speriamo che accettino di confrontarsi tra loro”. Tra i politici italiani solo Matteo Renzi non si è ancora presentato, ma – sorride Floris – “immagino che quest’anno colmerà la lacuna”. Sono stati invitati anche ospiti internazionali come Emmanuel Macron e Angela Merkel. Nella scorsa stagione DiMartedì ha rafforzato la propria leadership nazionale nella prima serata con uno share medio dopo 37 puntate del 5,5% e oltre 1 milione e 130 mila spettatori di media, facendo segnare il nuovo record di ascolto per il programma di una singola puntata con il 9,7% di share. “Io penso che la politica in prima serata interessi un decimo degli spettatori – sostiene Floris -. E’ quello il target al quale si può aspirare, tenuto conto della forte concorrenza che viene da molti canali”. “Floris è bravissimo ad inchiodare gli ospiti alle sintesi – afferma il direttore di La7 Andrea Salerno -. Non ci sono scontri tra due parti che litigano, si cerca di fare in modo che lo spettatore abbia capito qualcosa in più alla fine programma”. Secondo Salerno non c’è sovrabbondanza di offerta informativa su La7, perché – sottolinea – “le trasmissioni hanno tutte caratteristiche diverse e possono senz’altro convivere”. Il dirigente sarebbe pronto a portare dalla sua anche Milena Gabanelli, qualora decidesse di lasciare la Rai. “Se il servizio pubblico non la vuole – afferma -, La7 potrebbe farsi avanti, tanto più che è una rete che fa molto servizio pubblico”. “E’ partito un appello affinché rimanga in Rai, io potrei far partire un appello per farla venire a La7 – aggiunge Floris -. Non credo però che la Rai se la lascerà scappare”. Salerno fa poi sapere che “La7 cresce anche all’estero, ora si può vedere anche in Francia, Germania e Regno Unito. Ci sono già 200 mila spettatori in Usa, 50 mila in Brasile e Australia e 80 mila in Argentina. L’immagine dell’Italia, grazie alla rete, esce dai confini nazionali”.

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