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Fanno l'amore con le pecore: quando i sardi si offesero con Paolo Villaggio

La versione "fantozziana" sui problemi di natalità dell'isola fece scoppiare il finimondo in Sardegna

Fanno l'amore con le pecore: quando i sardi si offesero con Paolo Villaggio
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3 Luglio 2017 - 10.13


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di Veronica Matta

Oggi piangiamo la scomparsa di Paolo Villaggio, ma i sardi “permalosi” ancora ricordano l’offesa della battuta fantozziana “In Sardegna la natalità è scarsa in quanto ci si accoppia con le pecore” che l’attore genovese fece durante la trasmissione “Brontolo” condotta da Oliverio Beha.
In Sardegna scoppiò ovviamente il finimondo. Forse un luogo comune o una leggenda, ma le parole del comico non fecero ridere i sardi. I pastori, toccati nell’orgoglio, scesero sul piede di guerra a tal punto da incaricare l’avvocato Anna Maria Busia di querelare Villaggio per le sue battute. Lo stesso Presidente della Regione di allora, Ugo Cappellacci, denunciò la volgarità del commento dell’attore, liquidando la battuta dell’attore come stupida, volgare e ignorante.
La battutaccia di Paolo Villaggio sui sardi, durante una puntata di “Brontolo” dedicata alla questione femminile, rappresenta sicuramente un’uscita infelice dell’attore il quale, avrebbe ammesso tempo dopo di aver fatto una battutaccia di cattivo gusto: «Mi umilio. Posso dire che è una battutaccia di cattivo gusto, che sono disposto a fare a piedi vestito da Cristo – o da come mi consiglia lei – da Olbia fino a Cagliari chiedendo scusa ogni due chilometri. È una soluzione paradossale, ma la battuta era moooolto paradossale, assurda. In una trasmissione che degenerava nella solita autodescrizione dei politici presenti che mirano solo a cercare voti, mi sono permesso di ripetere una battuta che aveva scritto Gavino Ledda in Padre Padrone. In realtà ho sbagliato, avrei dovuto dire capre, non pecore. In studio hanno riso sgangheratamente, in Inghilterra mi avrebbero osannato. È tipico della cultura italica, il sense of humour è una cosa molto difficile da conquistare”.

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