Approda al Teatro Fabbrichino di Prato quella sorta di autobiografia di Jan Fabre in forma di spettacolo e confessione pubblica “The night writer” con testo, scene e regia del poliedrico artista belga e con Lino Musella protagonista. Da martedì 19 a domenica 24 marzo.
E’ un “giornale notturno”, con musica Stef Kamil Carlens, drammaturgia di Miet Martens e Sigrid Bousset e traduzione di Franco Paris; il testo comprende pagine dei diari di Fabre, raccolti nei due volumi del “Giornale Notturno” pubblicati in Italia da Cronopio, e brani tratti da testi come “La reincarnazione di Dio”, L’angelo della morte”, “Io sono un errore” e altri.
“La lettura del diario ci introduce alle molteplici, contraddittorie e intriganti sfaccettature di Jan Fabre, che si rivela di volta in volta visionario, disarmante e scaltro, pungente e commovente, provocatorio ed esitante, sovversivo e orgoglioso della propria tradizione figurativa fiamminga”, scrive Paris.
È una produzione Troubleyn/Jan Fabre e Aldo Grompone in coproduzione con Fog Triennale Milano Performing Arts, LuganoInScena-Lac, Teatro Metastasio di Prato, Tpe – Teatro Piemonte Europa, Marche Teatro, Teatro Stabile del Veneto. Con produzione esecutiva e distribuzione Aldo Miguel Grompone
Fabre in mostra a Napoli
Dal 30 marzo al Museo e Real Bosco di Capodimonte a Napoli Fabre tiene una piccola mostra personale dal titolo “Oro rosso”: “sculture d’oro e corallo, disegni di sangue”, recita la sintetica descrizione del museo partenopeo rendendo l’idea di come l’artista ami usare anche il corpo come materiale d’arte.