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Incetta di candidature in Sardegna: Shakespeare e lingua barbaricina convivono

Gli spettacoli “Macbettu” di Alessandro Serra, “Il cielo non è un fondale” di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini e “La vita ferma” di Lucia Calamaro.

Incetta di candidature in Sardegna: Shakespeare e lingua barbaricina convivono
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15 Novembre 2017 - 10.58


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Incetta di candidature per Sardegna teatro, resasi fortunata produttrice di tre spettacoli di successo: MacBettu (Alessandro Serra), Il cielo non è un fondale (Daria Defloran e Antonio Tagliarini) e La vita Ferma (Lucia Calamaro).

Per la quarantesima edizione del premio Ubu per Franco Quadri, ben nove nomination spettano a questi spettacoli sardi: ed è noto come questo riconoscimento sia il più importante per il teatro italiano.

In primis abbiamo Macbettu, che ci mostra come Shakespeare possa essere benissimo recitato in lingua barbaricina: candidato a spettacolo dell’anno, miglior regia e miglior attore (leonardo Capuano).

Poi, La vita ferma si aggiudica una nomination per miglior nuovo testo italiano o scrittura drammaturgica: ma è Il cielo non è un fondale che sbanca alle candidature.

Ben cinque, per questo racconto teatrale, con due migliori attrici (Monica Demuru e Daria Defloran), un miglior spettacolo dell’anno, nonché miglior allestimento scenico (Gianni Staropoli) e colonna sonora (Monica Demuru).

La cerimonia di Premiazione si svolgerà il 16 dicembre al Piccolo Teatro Studio Melato a Milano, e sarà trasmessa in diretta radiofonica su Rai Radio3

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