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Roma, Teatro Eliseo sfratto rinviato al 14 ottobre

E' stato rinviato lo sfratto del teatro: un altro luogo simbolo di Roma sarà chiuso. I lavoratori in sit-in: Non molliamo

Roma, Teatro Eliseo sfratto rinviato al 14 ottobre
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30 Settembre 2014 - 10.39


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Se fossimo al tempo degli antichi romani, qualcuno avrebbe sicuramente gridetto che questo è l’ “Annus Horribilis” per la cultura della Capitale: purtroppo siamo nel 2014 e, un altro luogo simbolo di Roma sarà sgomberato. Lo sfratto sarebbe dovuto avvenire oggi, 30 settembre, ma l’ufficiale giudiziario ha deciso di rinviarlo per la terza volta. La struttura sarà chiusa il 14 ottobre 2014. La decisione è stata presa dopo una riunione con una delegazione dei lavoratori dello stabile, in assemblea permanente dallo scorso luglio, e che stamattina hanno proteta di fronte al tetro al grido di “Non vogliamo mollare, perché l’Eliseo non deve chiudere”.

Dopo il Teatro Valle ad agosto e il Cinema America a settembre, anche il Teatro Eliseo e il Piccolo eliseo, struttura che sorge a fianco, subiranno la stessa triste sorte.

In questi mesi, a partire da luglio 2014, i lavoratori si sono disposti in assemblea permanente, per evitare la chiusura: nello stesso periodo, il ministro Dario Franceschini ha post il vincolo di destinazione d’uso, così come è stato fatto per due sale cinematografiche di Roma ora chiuse, il Metropolitan e l’America. Per l’Eliseo si era parlato di un possibile accordo tra i proprietari dell’immobile e una cordata di imprenditori disposti a salvare il Teatro dalla chiusura, ma l’unica cosa certa è che un altro lucchetto sarà messo in un’atra struttura che produce arte e cultura a Roma.

Come nelle altre strutture, anche all’Eliseo, i dipendenti hanno continuato per tutti questi mesi a lavorare regolarmente, il botteghino è rimasto aperto, le prove continuano. “La stagione c’è, è pronta, non si può bloccare”, hanno dichiarato le maestranze. “Siamo tesi, siamo stanchi, ma siamo speranzosi” hanno raccontato, “stiamo procedendo con normalità”. Sono stati anche venduti parecchi abbonamenti, “ma in caso di sfratto la società è pronta a rimborsare i biglietti”, hanno spiegato dall’Eliseo.

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