di Antonio Mazzolli
Un cambio di rotta con il passato, un ritorno alle origini con la ricerca di un sound pop e aperto a un pubblico più grande, come già era facilmente preventivabile con i due singoli pubblicati in precedenza: “Higher power”, già in alta rotazione da settimane, e “My universe”, con la popolare boyband asiatica dei Bts.
“Musico f the spere” è il nono album in studio dei Coldplay ed è un ritorno ai loro momenti migliori, così come i fan li conoscevano. Il cd conta dodici tracce, e oltre alla già citata collaborazione, è presenta anche il featuring di Selena Gomez.
L’album è riducibile a un viaggio sonoro nel cosmo, un tragitto stellare tra i pianeti, con un sound che suggerisce un vero e proprio concept all’interno dell’universo, grazie a un filo conduttore coerente nonostante la varietà nei suoni e nei brani (dai più intimisti ai più sognanti).
Chris Martin e compagni con il suo lavoro trasportano verso una nuova dimensione come se fossimo all’interno di una colonna sonore di un film di fantascienza. Ed è una vera e propria sferzata rispetto all’ultimo lavoro “Everyday life”, che aveva toni quasi clericali ed aveva un’intenzione sperimentale.
Il cambio di ritmo, che ci riporta indietro a dei Coldplay di 6-7 anni fa, è stato affidato al celebre produttore Max Martin. E dunque aperture verso il rock, ma anche all’utilizzo del synth.
Il concetto di immensità è facilmente riscontrabile in ogni passaggio del disco, ma c’è spazio anche per i sentimenti con la melodica “Let somebody go” e il rock politico-sociale con “People of the pride” (che richiama anche a vecchi brani come “Major Minus”).
Non mancano gli intermezzi musicali come “Alien choir”, “Music of the spheres II” o “Coloratura”: quest’ultima un vero e proprio caso radiofonico, visto il lancio del brano in anteprima nonostante la durata di oltre dieci minuti.
Quarantuno minuti e cinquanta secondi tutto sommato godibili, che ricorderanno ai fan vecchi episodi come “Ghost stories”, soprattutto per la proposta del sound.
Oltre all’uscita dell’album, la band ha annunciato anche la ripartenza dei concerti all’aperto, con un tour mondiale che toccherà nel 2022 anche l’Europa: oltre alle date negli Stati Uniti e in Messico, nessuna data in Italia, ma altre tra Regno Unito, Germania, Francia, Polonia e Belgio, per un totale di trenta tra marzo e agosto.
La band però non esclude a priori una tappa nel nostro paese: “Torneremo quando sarà possibile”, assicurano.
Un tour che sarà a basso impatto ambientale: acqua potabile gratuita sarà consegnata in tazze di alluminio riutilizzabili, saranno installate piastrelle cinetiche e solari sul pavimento e sul palco per catturare l’energia dei movimenti dei fan.
Ma non solo: per gli spostamenti la band utilizzerà il “Sustainable aviation fuel”, che riduce le emissioni fino all’80%, oltre ad utilizzare materiali vegetali compostabili per i braccialetti e materiali al 100% biodegradabili per i coriandoli per ogni live.
Non aspettiamo altro che una data in Italia per assistere a uno spettacolo sostenibile e spettacolare. D’altronde i Coldplay mancano in Italia dal 2017, quando i concerti a Milano (San Siro) furono addirittura due.
Di seguito la copertina e la tracklist dell’album: la cover dell’album è realizzata dall’artista argentina Pilar Zeta, conosciuta per i suoi lavori surrealisti. Aveva già collaborato con i Coldplay per la copertina di “A head full of dreams”.