Myss Keta, la cantante che in qualche modo ha anticipato, in maniera del tutto involontaria, i tempi del Corona virus con la sua iconica mascherina sul volto che le consente l’anonimato da anni, adesso ritorna il 13 novembre con un nuovo Disco “Il cielo non è un limite” per Island Records/Universal Music Italia. Solitamente l’artista ha sempre assegnato ai suoi dischi un elemento naturale, così come l’acqua era l’elemento scelto per l’Ep “Carpaccio ghiacciato”, pubblicato nel 2017, questa volta, per il suo nuovo disco, la Rapper ha focalizzato la sua attenzione sull’ aria e sul cielo. Proprio lei, durante un collegamento Zoom dalla Torre Galfa, edificio iconico di Milano, che è appunto un grattacielo di vetro e acciaio, ha affermato come durante tutto il periodo della quarantena in molti si sono sicuramente soffermati a guardare il cielo dalle finestre, le stesse che spalancavano l’interiorità.
Il suo album nasce difatti dopo una lunga riflessione che riguarda il delicato momento che tutti noi stiamo affrontando a causa della pandemia. Il disco e le sette tracce contenute al suo interno sono indiscutibilmente figlie di questo momento storico oltre ad essere il frutto delle letture di J. G. Ballard o, ancora, di James Bridle con le riflessioni sul nuovo Medioevo digitale.
L’ uscita dell’ Ep, era già stato anticipato da due singoli ,“Giovanna Hardcore” e “Due”, canzoni dove si vede una Myss Keta che arriva dal primo medioevo a quello odierno o dove “La ragazza di porta Venezia” si lascia andare con toni sguaiati presa da un’ euforia implacabile, come nel caso di “Due” che peraltro riprende uno dei brani più celebri e amati degli anni ’90 “Two Times” di Ann Lee, diventato poi uno dei tormentoni più celebri dello scorso millennio.
di Ma.Ba
L’ intento di Myss Keta è quello di portare i club direttamente nelle nostre case attraverso i sette brani contenuti nel suo nuovo Ep.