Hunziker: "In tv c'è parità dei sessi, fuori no". E a Sanremo? | Giornale dello Spettacolo
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Hunziker: "In tv c'è parità dei sessi, fuori no". E a Sanremo?

Per i duetti share d'ascolti più alto dal 1999: 51,1%, oltre 10 milioni di spettatori. Baglioni: "Importante prendersi responsabilità". Ma sulla parità: kermesse sbilanciata al maschile

Hunziker: "In tv c'è parità dei sessi, fuori no". E a Sanremo?
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10 Febbraio 2018 - 13.36


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Ste. Mi.

La serata dei duetti ha avuto uno share del 51,1%: il risultato più alto dal lontano 1999. Come prevedibile, la Rai è tutto un sorriso. Per la prima serata, quella di martedì, aveva indicato come soglia minima il 40%.

Nella rituale conferenza stampa davanti ai giornalisti, di cui vi diamo conto, Claudio Baglioni si compiace per gli ascolti e traccia un primo bilancio: “Aver voluto mettere al centro le canzoni e le loro parole con una certa temerarietà, ha dimostrato che la canzone italiana è una materia prima importante. Abbiamo ottime notizie anche dove il festival viene visto nel mondo. Il merito grandissimo va a Michelle Hunziker e Piefrancesco Favino per come hanno saputo condurre. All’inizio nessuno era un conduttore all’eterna ricerca di un presentatore. Hanno avuto una capacità di improvvisare anche nei momenti critici sorprendente. Non avrei potuto fare niente senza il loro talento. Il mio talento è stato cercarli”.

Michelle: “C’è parità dei sessi in tv, fuori ancora no”. E a Sanremo?

Una giornalista domanda a Michelle Hunziker: c’è parità dei sessi in tv? “Al contrario del resto in tv le donne sono ben rappresentate. Venti anni fa era difficile essere ironica, parlante, non spogliata, se non corrispondevi al cliché. Adesso molte donne conducono, contano, nel nostro caso c’è stata grande emancipazione ma non è il quadro del paese dove non c’è ancora parità. Neanche in Parlamento. Ma ci si arriverà”.

Fa piacere tanta fiducia, tuttavia è d’obbligo registrare quanto altre giornaliste hanno osservato: la preponderanza delle presenze maschili (autori di canzoni e cantanti) in questo Sanremo presunto per le donne è talmente netta e sbilanciata che viene da dubitare quanto i principi vengano sostenuti concretamente. E queste scelte trasmettono anche, forse inconsciamente, ma implicitamente un messaggio proprio perché a ragione prendono molto sul serio la figura e il ruolo degli artisti in quanto artisti.

Baglioni: importante prendersi responsabilità
“Ho detto quattro volte no di seguito alla proposta di fare Sanremo, perché c’era poco tempo, perché non era il mio ruolo, perché temevo che il festival fosse indeformabile – racconta il direttore artistico rispondendo ai giornalisti – Alla fine ci abbiamo messo le nostre forme e mi sono preso responsabilità: è importante prendersi responsabilità in questo momento al di là delle diverse idee. L’importante è mettercela tutta affinché i beni comuni possano andare meglio”.

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Ascolti record dal 1999 (nello share)

Ben 10 milioni 108 mila telespettatori con il 51.1% di share in media hanno visto la quarta serata, con i duetti e la fase finale delle Nuove Proposte. Nel 2017 la quarta serata del festival aveva avuto una media di 9 milioni 886 mila telespettatori con il 47.05% di share. Lo share del 51.1% è anche stata la più alta dal 1999, al festival condotto da Fabio Fazio con Renato Dulbecco e Laetitia Casta, che ebbe il 54.06% (ma, ripetiamo, allora c’erano molte meno televisioni, tra satellitare e altro).
Nella prima parte la quarta serata del festival è stata vista da 12 milioni 246 mila telespettatori cioè il 49.1% di share, la seconda parte da 6 milioni 849 mila con il 57.3%. Nel 2017 per il terzo festival di Carlo Conti, affiancato da Maria De Filippi, la quarta serata del festival aveva avuto nella prima parte 11 milioni 707 mila spettatori con il 45.53%, la seconda 6 milioni 213 mila con il 53.20%.

 

 

 

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