Sister Cristina canta Like a Virgin: i vescovi si infuriano | Giornale dello Spettacolo
Top

Sister Cristina canta Like a Virgin: i vescovi si infuriano

I Vescovi critici nei confronti di suor Cristina, la suora artista che dopo il successo di 'The Voice' si ripropone con la cover di Madonna 'Like a Virgin'.

Sister Cristina canta Like a Virgin: i vescovi si infuriano
Preroll

GdS Modifica articolo

22 Ottobre 2014 - 18.38


ATF

In un editoriale, l’agenzia dei Vescovi Sir, ha commentato: “L’operazione commerciale più spericolata nel panorama musicale recente, ci sembra quantomeno furbetta (discograficamente parlando). Lo dimostrano la scelta di girare il video nella stessa location dell’originale (Venezia), l’internazionalizzazione del nome (Sister Cristina invece di Suor Cristina), e, ciliegina vera, la scelta del brano. Chi, meglio di una suora graziosa che ha vinto un talent in abbinamento con un tutor decisamente fuori dagli schemi come J-Ax, poteva meglio prestarsi a reinterpretare un grande classico del pop come ‘Like a virgin’? Laddove lo sfruttamento del binomio diavolo/acqua santa ha sempre molta presa sul pubblico, nemmeno agli americani di Sister Act sarebbe venuto in mente una simile mossa del cavallo”.

“Il dubbio dell’uso strumentale della suora dalla voce d’angelo sorge spontaneo – ha insinuato l’editoriale dell’agenzia dei Vescovi – dopo i non brillanti risultati in termini di vendite e di pubblico post vittoria televisiva. Deinde per cui, chi avrebbe parlato di lei se non avesse cantato proprio una canzone di Madonna? E come non innescare la solita, astuta, macchina delle polemiche rivendicando un’interpretazione religiosa funzionale del testo?”.

Lungi dal dare “giudizi morali in tema”, i Vescovi hanno consideto ancora: “i religiosi non sono persone di un altro mondo, ma lo vivono e ci vivono: hanno talenti, passioni, voglia di vivere e una fede non da nascondere, ma da condividere. Per questo non si può non pensare che anche il paragone con la rock star Madonna risulti un po’ forzato, stante le note capacità della cantante italo-americana di essere un’abile e performante ‘macchina da soldi’ che, solleticando pruderie e tabù, ha precorso, lanciato e cavalcato magistralmente mode&modi: dal periodo sacro/profano fatto di croci e crocette su pizzi e velette, al lesbo chic; dalla trasgressione patinata, alla conversione cabalistica; dal salutismo esasperato al giovanilismo come ragione di vita”.

Ha concluso il Sir: “suor Cristina, sfidando la sorte, si è praticamente autolanciata l’hashtag #sonoserena. Noi lo siamo un po’ meno per il suo futuro. Di cantante pop, s’intende”.

Native

Articoli correlati