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La vera storia del film che riabilitò gli anarchici Sacco e Vanzetti

La vicenda dei due emigrati anarchici condannati a morte e della pellicola di Giuliano Montaldo nel documentario “La morte legale” di Silvia Giulietti e Giotto Barbieri

La vera storia del film che riabilitò gli anarchici Sacco e Vanzetti
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3 Ottobre 2018 - 16.07


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Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, migranti in America, anarchici, nel 1920 a Boston vennero condannati alla sedia elettrica con accuse infondate tanto che verranno riabilitati decenni dopo l’esecuzione, nel 1927. La loro “colpa” era doppia: migranti e anarchici. Sui due italiani nel 1971 Giuliano Montaldo girò un film toccante, “Sacco e Vanzetti”, con Gian Maria Volontè e Riccardo Cucciolla come protagonisti, con “Here’s to you” di Ennio Morricone cantato da Joan Baez come brano portante. La pellicola diffusa in tutto il mondo porterà alla riabilitazione nel 1977 da parte di Michael Dukakis, governatore del Massachusetts.
Sul film, uscito nel 2017 in versione restaurata, e sulla vicenda storica hanno girato il documentario (oltre ad averlo co-prodotto) “La morte legale” Silvia Giulietti e Giotto Barbieri.
“La morte legale” racconta la storia dei due anarchici, delle proteste degli anni ’20 contro la condanna ingiusta e quella travagliata, del film stesso affrontando temi “come l’immigrazione, la tolleranza e la pena di morte”, avvertono le note stampa. Con testimonianze di Giuliano Montaldo, Vera Pescarolo Montaldo, Ennio Morricone, Rosanna Fratello (la cantante nonché attrice era nel film), il critico cinematografico Mario Sesti, Luigi Botta, Lorenzo Tibaldo, della durata di quasi un’ora, il film è in uscita nelle sale l’11 ottobre per Distribuzione Indipendente. Il “doc” ha il patrocinio di Amnesty International Italia.
Ha prodotto il film da iFrame con il contributo del Ministero dei beni e attività culturali con la collaborazione di Archivio Enrico Appetito, Libera Università del Cinema.

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