Mercoledì 29 alle 19 si apre la 754esima Mostra del cinema di Venezia alla Sala Grande al Lido. Vanessa Redgrave riceverà il Leone d’oro alla carriera, dopo di che verrà proiettato “First Man”, di Damien Chazelle (Stati Uniti) con Ryan Gosling, Jason Clarke, Claire Foy, tratto dal libro biografico “First Man: The Life of Neil A. Armstrong” di James R. Hansen sul primo uomo che il 20 luglio 1969 ha posato il piede sulla luna e sugli lunghi anni di progettazione della Nasa e preparazione, anche umana, psicologica, alla missione dell’Apollo 11.
Con il regista e il protagonista maschile di “La La Land”, vede Gosling nel ruolo dell’astronauta, Janet Shearon Armstrong (la prima moglie dell’astronauta), interpretata da Claire Foy, Buzz Aldrin (secondo uomo a mettere piede sulla Luna), interpretato da Corey Stoll. Con sceneggiatura di Josh Singer, il film ha come produttori Steven Spielberg, Isaac Klausner, Adam Merims, Josh Singer.
Il film è in concorso. Ryan Gosling al “Venerdì” di Repubblica ha raccontato ampiamente la natura del film: “Una storia ambientata tra la luna e la cucina – ha ditto a Roberto Crocci – Volevamo raccontare, insieme a una delle avventure più epiche della storia umana, anche la vita quotidiana e personale di Neil, con la moglie Janet e con la famiglia”.
L’attore, protagonista efficace anche di “Blade Runner 2049” , spiega che il film si concentra sugli ani dal 1961 al 1969 “perché nessuno sa come si è riusciti ad arrivare sulla luna”. Ed è anche “il racconto tra le dinamiche tra le varie famiglie degli astronauti e di ciò che questi uomini hanno rischiato per il bene dell’umanità”. Aggiungendo: “Non posso neanche immaginare come si fa a spiegare a dei bambini che il loro padre sta rischiando la vita e che forse non lo rivedranno più. Bisogna riconoscere il coraggio di tutte queste persone, i sacrifici e le rinunce che hanno dovuto affrontare”. E sull’importanza dell’allunaggio afferma: ha colpito Gosling “il fatto che la missione sia servita non tanto a scoprire la Luna, ma a capire qualcosa di più sulla Terra”. (Cl. Sar.)
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