“Puoi baciare lo sposo”: la classica frase di ogni matrimonio. Che, nella commedia di Alessandro Genovesi nelle sale dal 1° marzo, riguarda un matrimonio gay. Con un padre contrario, Diego Abatantuono. Anche se è il sindaco progressista di Civita di Bagnoregio e ha aperto le porte del paese agli immigrati andando contro la sua stessa giunta comunale.
Suo figlio è Antonio (interpretato da Cristiano Caccamo). Amato-riamato, convive a Berlino con Paolo (Salvatore Esposito). E quando Abatantuono lo scopre, dice no al matrimonio gay che lui potrebbe officiare in quanto sindaco.
Il film viene distribuito in 400 copie distribuite da Medusa. Alla “prima” alla stampa associazioni che sostengono le unioni civili hanno apprezzato. La vicenda è ambientata tutta nel paese laziale di Civita di Bagnoregio. Qui Antonio raggiunge i genitori, il padre Roberto (Abatantuono) e la madre Anna (Monica Guerritore), insieme al promesso sposo Paolo. Con la coppia arrivano la loro bizzarra amica Benedetta (Diana Del Bufalo) e il nuovo coinquilino Donato (Dino Abbrescia).