Esce il Morandini 2018 e per il secondo anno consecutivo il dizionario dei film e delle serie tv consacra Paolo Virzì. Dopo “La pazza gioia” del 2017 in copertina c’è come sempre il film italiano giudicato migliore e tocca di nuovo al regista toscano con il suo primo film in inglese, “Ella & John” (The Leisure Seeker), su due ottantenni americani in viaggio e presentato alla Mostra del cinema di Venezia. È la prima volta che un autore si aggiudica la copertina per due anni consecutivi. L’editore segnala che il libro con schede e pagelle di Laura, Luisa e Morando Morandini ha assegnato 4 stelle a Eastwood, Loach, Larraìn, a cartoon come “Cattivissimo me 3”, “Baby Boss”, “La mia vita da zucchina”, mentre i critici hanno giudicato deludenti Malick, Castellitto, Piccioni e tante commedie italiane. Bocciato decisamente “Alien Covenant” , sequel della saga, diretto da Ridley Scott, che strappa appena una stella come voto.
“Il film di Virzì non è americano – come hanno polemizzato – né voleva esserlo, è una coproduzione Italia-Francia con la presenza di due grandi protagonisti: Mirren (inglese) e Sutherland (canadese). Il tema centrale non è l’America, ma quel che dice (e quel che non dice, mostra) dell’America graffia e incide. È una storia d’amore, universale, che diverte, emoziona e commuove. È un film d’autore. Italiano”, scrive Luisa Morandini nella presentazione del dizionario. Ritiene però il bilancio complessivo non esaltante: “È stata una stagione forse meno ricca e meno interessante delle ultime, per il cinema italiano (che non ci ha dato la soddisfazione che speravamo) ma più in generale per tutto il cinema (che sembra sempre più seguire strade tecnologicamente avanzate, ma forse troppo inclini a fantasy, fantascienza, supereroi e azione”.
Nel Morandini 2018 (27.000 film – 16.500 su carta, 27.000 nella versione digitale), non mancano “bocciati illustri” della passata stagione cinematografica: Terrence Malick ha deluso con Song to song “…Le immagini restano impeccabili, ma la storia banale e poco profonda…”. Una stella. Non bene anche parte delle pellicole italiane. Deludono molte commedie: da “Mamma o papà?” di Bruno; “Mister Felicità” di Siani (1 stella), “Non c’è più religione” di Miniero (1 ½ stelle). Stroncati autori nostrani come il Castellitto di “Fortunata”: “Insopportabile polpettone melodrammatico falso-popolare con Castellitto regista che arranca disperatamente per dare il meglio di sé”; Piccioni di “Questi giorni” “è mal recitato, inzuppato di stereotipi, un ennesimo film della stagione sui giovani” (1 stella ciascuno).I premiati con 4 stelle di questa edizione invece sono “Sully” di Clint Eastwood, “ Io Daniel Blake” di Ken Loach, già Palma d’oro a Cannes; “Neruda” di Pablo Larraín, “L’altro volto della speranza” di Aki Kaurismäki, “A casa nostra” di Lucas Belvaux, “Il cittadino illustre” di Mariano Cohn, Gastón Duprat. Per il pluripremiato “La La Land” 3 ½ stelle “Chi non ama i musical stia a casa”.