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'Chi m'ha visto': la commedia che gioca sugli inconsistenti protagonisti della tv

Martino Piccione (Giuseppe Fiorello) è un bravo musicista, ma nessuno lo nota. Con Peppino (Favino) ecide allora di sparire, perché lo si noti nella sua assenza.

'Chi m'ha visto': la commedia che gioca sugli inconsistenti protagonisti della tv
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27 Settembre 2017 - 12.07


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Il nuovo film ‘Chi m’ha visto’ è un inno per coloro che lavorano duro, hanno talento ma solo a fatica riescono ad affermarsi. Martino Piccione (Giuseppe Fiorello) è un bravo musicista, che per questo riesce a collaborare con i più importanti artisti di musica leggera italiana: ma oltre questo non va. Nessuno lo nota, perché a confronto con loro, lui non è nessuno. Ancora meno nel suo paesino d’origine in Puglia, dove i suoi concittadini lo pensano un perditempo, uno sfogato senza un vero ruolo nella vita: unica eccezione, il suo amico Peppino (Pierfrancesco Favino).

Questa l’idea di base di ‘Chi m’ha visto’ di Alessandro Pondi, commedia molto musicale (è piena zeppa di camei, da Fiorello senior a Morandi, da Elisa a Bennato fino a Sangiorgi) che prende in giro certa tv, che sarà in sala dal 28 settembre in circa 250 copie con 01. Ma con l’aiuto di Peppino, Martino decide di mettere in atto un piano, quello di sparire.

E questo per attirare l’attenzione su di sé da parte della tv e dei suoi programmi, da Chi l’ha visto ai notiziari, per diventare davvero qualcuno, almeno come assente, desaparecido.

Nel film, parzialmente prodotto e sceneggiato da Giuseppe Fiorello, protagonisti anche Mariela Garriga, Dino Abbrescia e Sabrina Impacciatore, nei panni della conduttrice del programma tv Scomparsi.

“Il film nasce dal soggetto di un musicista come il chitarrista Martino De Cesare – spiega Fiorello -, una storia vera ispirata a lui dopo che, al rientro da una delle sue tournée, trova a casa sua madre più attenta un programma tv sulle persone scomparse che al suo ritorno”.

Per Giuseppe Fiorello è la prima volta da produttore cinematografico. “Non essendo ricercatissimo dal cinema, dove però ho lavorato anche con registi come Crialese e Tornatore, ho pensato di mischiare le carte. Non ci sono attori di fiction e attori di cinema. È una visione sbagliata, credo che tutti debbano fare tutto. Comunque – conclude – vorrei nel futuro anche produrre film in cui io non ci sarò come attore”. Sanremo? “L’ anno scorso ho fatto un paio di chiacchiere su una mia possibile partecipazione. L’idea mi stuzzica, ma forse non è ancora il momento. Sanremo è un mondo che racchiude tante cose e io non mi sento ancora pronto. E pensare che la mia formazione nasce nell’intrattenimento e che negli anni Novanta ho anche fatto un disco”.

“Commedie ne ho fatte – dice invece Favino che nel film, girato in dialetto pugliese, è stato avvantaggiato dalle origini di entrambi i genitori -, ma questa è la prima con tante battute. In questo film avevo tanta voglia di lasciarmi andare e con Fiorello è stata subito chimica”. La grande partecipazione di musica e musicisti in Chi m’ha visto, per Favino è una grande occasione “di trasversalità tra le arti, una cosa che credo sia vincente”. È nata una nuova coppia? Sia Favino che Fiorello non sono troppo d’accordo a parte il feeling.

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