È dedicata a Roberto Faenza la retrospettiva “Contaminazioni tra Cinema e Letteratura”, la prestigiosa rassegna che l’Associazione culturale L’Alambicco, con il sostegno della Regione Sardegna, dedica ogni anno a un grande autore cinematografico italiano. Una kermesse che dal 31 gennaio al 17 marzo si propone di far conoscere in varie tappe l’opera omnia dello “scomodo regista” torinese, con la proiezione a ingresso libero dei suoi film nelle sale della Cineteca Sarda di viale Trieste, accostata all’analisi di critici, giornalisti e docenti universitari che possono favorirne la comprensione. Arriveranno così in Sardegna ospiti nazionali del calibro di Antonio Padellaro, Gabriella Gallozzi, Anton Giulio Mancino e Carmen De Stasio.
A Roberto Faenza sarà quindi assegnato il Premio alla carriera, un importante riconoscimento che L’Alambicco – associazione da oltre vent’anni impegnata nella promozione del cinema italiano d’autore – ha già riservato a personaggi come Liliana Cavani, Francesco Rosi, Pupi Avati, Mario Monicelli, Ettore Scola, Giuliano Montaldo, solo per citarne alcuni.
Regista, sceneggiatore e saggista nato nel 1943 da genitori ebrei, cugino di secondo grado dello scrittore Primo Levi, Faenza ha fatto dell’impegno sociale e civile uno stile artistico e di vita. Una lunga carriera la sua, iniziata subito dopo il diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, con la scure della censura spesso dietro l’angolo.
Laureatosi in Scienze politiche nel 1970 all’Università di Pavia, Faenza ha insegnato Mass Communication al Federal City College di Washington, e dal ‘78 al 2004 è stato docente di Sociologia della comunicazione all’Università di Pisa, dove ha pubblicato diversi saggi polemici sul potere dei mass-media.
Ha al suo attivo un lungo elenco di film, spesso ispirati alla letteratura, e celebri documentari che prendono di mira la politica, tra i quali “Forza Italia!”, realizzato insieme ad Antonio Padellaro e Marco Tullio Giordana e “Silvio forever”, firmato insieme a Filippo Macelloni su sceneggiatura di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella.
L’autore ha vinto il Davide di Donatello nel 1993 come miglior regista per il film “Jona che visse nella balena”, tratto da “Anni d’infanzia”, libro autobiografico di Jona Oberski che racconta la tragedia di un bambino ebreo olandese deportato in un campo di concentramento. Per la televisione, nel 2011 ha girato “Il delitto di via Poma” ripercorrendo la tragica vicenda dell’assassinio di Simonetta Cesaroni.
L’inaugurazione della rassegna è prevista per martedì 31 gennaio alle 20,00 con l’introduzione di Alessandro Macis, presidente dell’Alambicco e Antonello Zanda, direttore della Società Umanitaria Cineteca Sarda di Cagliari, che anticiperanno e la proiezione del lungometraggio di esordio del regista: “Escalation”, una denuncia in chiave grottesca della società dei consumi, un grande successo internazionale preso di mira dalla censura per la crudezza delle immagini.
Sabato 4 febbraio, alle 17 saranno ospiti Antonio Padellaro del Fattoquotidiano e Gabriella Gallozzi, direttrice di Bookciak magazine, che interverranno sui film della serata. Il primo è “Forza Italia”, documentario del ‘77 su trent’anni di logoro potere democristiano e “Silvio forever”, realizzato nel 2011 con spezzoni di filmati d’epoca riguardanti l’ascesa politica di Berlusconi.
Lunedì 6 febbraio dalle 18.30 si proiettano “Mio caro dott. Grasler” e “Jona che visse nella balena” accompagnati dall’introduzione di Pio Bruno. Sabato 11 febbraio, ore 17, sarà possibile vedere “Sostiene Pereira”, interpretato da Mastroianni nel Portogallo del ‘38 contro il regime di Salazar, e “Marianna Ucria” con Emanuelle Laborit. L’introduzione alla visione e il dibattito sono coordinati dalla scrittrice Carmen de Stasio.
Domenica 12, alle 17 è la volta di “Prendimi l’anima” e “L’amante perduto”, preceduti dalla conversazione tra Alessandro Macis e la psichiatra Gioia Massidda. Domenica 19 febbraio, alle 17 si proiettano “I Vicerè” e “Il caso dell’infedele Klara” con il coordinamento di Anton Giuliano Mancino.
Lunedì 20 febbraio, sempre alle 17 Gigi Cabras introduce “I giorni dell’abbandono”, tratto dall’omonimo romanzo di Elena Ferrante e “Alla luce del sole”, dedicato all’eroica figura di don Giuseppe Puglisi, sacerdote palermitano ucciso dalla mafia.
Il 27 febbraio, alle 18,30 Giulia Mazzarelli conduce la serata dedicata al giallo, anticipando le proiezioni di “Copkiller” e “Un giorno questo dolore ti sarà utile”.
Il 6 marzo alle 18,30, ultime proiezioni presentate da Marco Spagnoli, direttore del Giornale dello Spettacolo: “Anita B.”, la storia di una giovane ebrea olandese scampata all’olocausto e “La verità sta in cielo”, il più recente film del regista, che tratta la scomparsa nel 1983 della giovane quindicenne Emanuela Orlandi, e vede tra gli interpreti Maya Sansa e Riccardo Scamarcio.
Il 17 marzo Faenza arriverà a Cagliari per dialogare, a partire dalle ore 18,30, con Antonello Zanda in occasione della presentazione del libro “Roberto Faenza. Un regista scomodo” (Falsopiano edizioni) a cura di Ignazio Senatore.
L’incontro con il pubblico è previsto per le ore 19 di sabato 18 al Teatro Comunale di Elmas, dove gli sarà consegnato il premio alla carriera. Colonna sonora alla serata saranno le musiche più significative dei film dell’autore, con un concerto omaggio eseguito al piano dal maestro Romeo Scaccia.
Uno degli obiettivi dell’evento è coinvolgere il pubblico in una visione più attenta e consapevole dell’opera, e in particolare le nuove generazioni nell’analisi e discussione del testo filmico e dei suoi contenuti, che in Faenza è fortemente connotato di impegno sociale e civile.
La complessa macchina organizzativa si avvale della collaborazione dell’associazione La macchina cinema (Ficc), la Società Umanitaria-Cineteca Sarda di Cagliari, il Cineclub Fedic di Cagliari, il comune di Elmas, la Federazione Italiana dei Circoli del Cinema, L’ANAC (Associazione Nazionale Autori Cinematografici), con i media partner Bookciak magazine, Diari di Cineclub (periodico online con sede a Roma), Radio Sardegna Web e Ls Video Produzioni che curerà tutte le riprese audio-video degli eventi.
A Cagliari la retrospettiva d'autore dedicata a Roberto Faenza
Un evento che, a partire dal 31 gennaio farà conoscere l'opera del regista torinese con proiezioni e incontri con critici ed esperti.
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25 Gennaio 2017 - 15.58
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