Arriva a Venezia 72, “Storie sospese”. Il film del regista Stefano Chiantini è ispirato alla storia della frana di Ripoli. A prendere parte al cast della pellicola ambientata nel borgo abbruzzese, Marco Giallini, Maya Sansa e Alessandro Tiberi.
Il film sarà proiettato al Festival l’1 settembre. E già dopo due giorni, il 3 settembre arriverà nelle sale italiane. Grandi riconoscimenti per il lavoro di Chiantini, come quello da parte del Ministero dei beni Culturali, che ne ha riconosciuto lo spessore di interesse culturale.
Il prodotto della Faso Film in collaborazione con Rai Cinema, è incentrato sulle difficoltà degli abitanti del borgo di Ripoli, situato lungo l’Appennino, impegnati da anni nello scavo di una galleria per unire Bologna a Firenze.
I Lavori terminati nel 2014, quando il luogo è stato visitato anche da Renzi, non hanno assicurato l’assestamento della terra sottostante.
Chiantini racconta la storia personale di Thomas, interpretato da Marco Giallini, un rocciatore professionista che dopo un incidente, in cui muore un suo collega, rimane senza lavoro. Un vecchio amico gli offre un lavoro nel mitico paesino abbruzzese in cui la sua ditta sta costruendo il tunnel autostradale. Ma il lavoro a contatto con la comunità di abitanti che si sono visti strappare il proprio territorio cambierà la personalità di Thomas, che lavora a contatto col giovane geologo, interpretato da Tiberi.
Il film, esplicitamente dedicato, nei titoli di coda, agli abitanti del luogo, dà grande spazio alla protesta montanara. Giorgio Colangeli interpreterà un geometra che ha guidato la sommossa, Dino Bucci. Nel film accanto a Bucci c’è Giovanna, interpretata da Maya Sansa, una maestra preoccupata per il futuro dei suoi alunni, costretti a percorrere grandi distanze per una scuola agibile.
Il film ruota attorno alle incertezze e i dubbi di Thomas, che deve decidere tra la denuncia dei danni causati dagli scavi, oppure tacere e tenere il lavoro sicuro, mettendo in pericolo la vita degli abitanti del luogo.