Per l’ex governatore della California si tratta della quinta volta nelle vesti cyborg di T-800 (in Terminator Salvation del 2009 era infatti stato rielaborato digitalmente).
L’attore ha rivelato ai suoi ammiratori, i ‘The Arnold Fans’, che dovrebbe iniziare a girare anche un sequel della saga fantascientifica che potrebbe essere finita per il maggio del 2017, e forse una terza per il giugno 2018.
Nonostante l’età, 67 anni, Arnold è sempre in perfetta forma e non smette mai di allenarsi: “È buffo, quand’ero giovane i cinquantenni mi sembravano dei vecchietti, adesso io mi sento ancora giovane, non concepisco che mi si veda vecchio. E se qualcuno lo pensa, guai a dirmelo!”, ha detto.
L’attore, si dice entusiasta di riprendere il ruolo di T-800 e che, anche se dopo molto tempo, è un personaggio che ha dentro, come se fosse ‘una seconda natura’. “Certo si è evoluto, come me che sono passato dal body building al cinema, alla politica e ora torno agli inizi”, ha detto parlando dell’attesissimo film. Spiegando un successo senza tempo qual è Terminator e riguardo la tecnologia odierna, l’attore ha affermato: “La tecnologia avanza così rapidamente che i vari modelli di Terminator non rappresentano più solo intrattenimento. Si parla di “singularity” tecnologica, la tesi di alcuni scienziati secondo i quali l’intelligenza artificiale potrebbe sopraffare la nostra. In un’era di automobili che guidano da sole, come la Google Car, e di conversazioni automatiche con sistemi come Siri, affascina l’idea del robot che sfugge al controllo dell’uomo. Anche se sono convinto che i geni della tecnologia abbiano la capacità di tenere tutto sotto controllo. Grandi menti come Elon Musk o Stephen Hawking non la pensano come me, io sono ottimista, confido nel buon senso di chi genera e produce”.