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Hollywood sul Tevere: Secondo Tempo

Intervista a Luciano Sovena, Presidente Roma Lazio Film Commission: Bond 24 spenderà a partire da febbraio 50 milioni di euro tra Roma il Lazio. [Marco Spagnoli]

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12 Dicembre 2014 - 11.57


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di Marco Spagnoli

@marco_spagnoli

Nel 2015 saranno quattro le produzioni internazionali realizzate in Italia: Ben Hur, Zoolander 2, Diabolik e parte del nuovo James Bond. Un effetto benefico importante delle nuove norme sul Tax Credit volute dal Ministro Dario Franceschini, ma anche il frutto di un impegno da parte della Regione e del Comune di Roma a sostenere la seconda industria del Lazio di cui viene, finalmente, pianificato uno sviluppo possibile per il futuro. Un incontro tra la politica e le esigenze industriali in grado di generare occupazione, ma anche di riversare attraverso l’indotto diverse decine di milioni di Euro non solo a Roma e dintorni, ma anche in altre regioni, così come è accaduto recentemente in Basilicata grazie alla produzione di Christ, The Lord.
Un percorso produttivo che dovrebbe, così come avviene per i Tedeschi, i Francesi o gli Inglesi, inevitabilmente, puntare alla continuità e che potrebbe essere facilitato da un possibile quanto auspicabile ulteriore passo politico con un viaggio del Presidente del Consiglio o dello stesso Ministro dei Beni Culturali a Londra o a Hollywood, volto anche ad incontrare i responsabili degli Studios.

In questo scenario di impegno per la nascita industriale della nuova Hollywood sul Tevere, sta lavorando con successo la Roma Lazio Film Commission, il cui neo presidente Luciano Sovena osserva “I produttori internazionali stanno iniziando a capire che grazie al Tax Credit e agli incentivi dei fondi regionali, in particolare come quello del Lazio, se vengono in Italia oltre a beneficiare delle bellezze e della creatività del nostro paese, possono anche risparmiare rispetto a quanto spenderebbero nei paesi dell’Est.” L’Ex Amministratore Delegato di Cinecittà Luce osserva “Anche se le manovalanze da noi hanno costi più alti, il mix di Tax Credit interno ed esterno e sostegno locale, li favorisce sul piano finanziario: un vantaggio che torna a renderci competitivi. Si tratta di un’inversione di tendenza importantissima e di cui vedremo presto i benefici. Il nostro lavoro è di fare in modo che questa si stabilizzi in maniera significativa.”

Gli stranieri chiedono non solo denaro, ma anche credibilità da parte dei loro interlocutori…

Ed è proprio quello che stiamo garantendo loro: per girare Bond 24 abbiamo dato ampie rassicurazioni alla produttrice Barbara Broccoli, figlia dello storico produttore Albert ‘Cubby’ Broccoli in questo senso. E’ stato un lavoro di squadra che ha visto capofila lo stesso sindaco Ignazio Marino, l’assessore Giovanna Marinelli, il Presidente Nicola Zingaretti. Finalmente riusciamo a sfruttare in pieno a sinergia tra i dirigenti e i quadri di Comune di Roma e Regione Lazio per ottenere un grande risultato sul piano di una produzione importantissima che spenderà una cifra vicina ai cinquanta milioni di Euro. Noi dobbiamo favorire l’incoming per reinvestire, poi, i soldi sullo sviluppo e la modernizzazione della nostra industria.

Facendo anche formazione?

Il nostro obiettivo è quello di dare continuità al lavoro di produttori esecutivi come Enzo Sisti e i suoi colleghi che favoriscono l’arrivo degli stranieri e lavorano con loro. Più persone lavoreranno a questi progetti, più ci sarà bisogno di formare attori, attrici e nuove crew legate a questi e ad altri progetti, così come avviene in tutti i luoghi dove operano le grandi produzioni internazionali. In più dobbiamo cogliere l’occasione di questi film per promuovere il lavoro dietro le quinte che viene fatto e ricordare questo passaggio in Italia e utilizzarlo come forma di promozione, nonché di memoria cinematografica.

Pensate di potere estendere la collaborazione tra Comune e Regione anche alla stesura di nuove linee guida per la politica sul territorio legata all’audiovisivo?

Sarebbe certamente auspicabile trovare un accordo anche su questioni di pertinenza dell’uno o dell’altro soggetto. Così come potrebbe essere per la Festa di Roma che, sono sicuro, troverà presto una collocazione. Presto sottoporremo un piano al Presidente Zingaretti legato a questo Festival. Esattamente come viene a Berlino e Cannes bisogna immaginare una collaborazione legata ad un progetto di dodici mesi che ha il suo culmine durante l’evento. Una condivisione di questo e altri progetti legati all’audiovisivo sarebbe innovativa e in direzione di una perfetta sinergia operativa.

Si è parlato recentemente della possibilità di un mercato ‘separato’ dal Festival?

Il mercato di Roma è stato inventato dalla Festa del Cinema e quindi ben vengano tutti gli apporti che possono aiutare a svilupparlo, a patto, però, che siano sinergici con il Comune e la Regione. Una separazione dal Festival è contraria all’idea di lavoro sinergico sui cui ci stiamo impegnando. Il cambio di passo per favorire la rinascita di un sistema italiano dell’audiovisivo a livello internazionale è dato proprio dall’impegno di tutti in direzione dell’industrializzazione e dell’adeguamento alle sfide della nostra epoca legate al mercato globale. Qualsiasi separazione costituisce un errore, perché si tratterebbe di un indebolimento del sistema cinema e del turismo.
La Film Commission sta lavorando a nuovi accordi di partenariato…
Questo mese firmeremo accordi con i nostri colleghi di Rio, Buenos Aires e Cuba. Consideriamo soprattutto quest’ultimo un accordo strategico, perché siamo alla vigilia di grandi cambiamenti e siamo memori del fatto che chi, ad esempio, ha aperto per primo i canali con la Cina, ha poi beneficiato principalmente della collaborazione con un grande paese. Il nostro lavoro è quello di promuovere Roma e il Lazio a livello internazionale, favorendo le collaborazioni, ma anche mettendo in luce il sistema produttivo locale.

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