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Luca Bernabei, produttore e amministratore delegato di Lux Vide, annuncia un ambizioso progetto internazionale per una nuova serie tv d’eccezione, Sandokan. A interpretare la storia ispirata al ciclo dei pirati della Malesia di Emilio Salgari, ci saranno due protagonisti di richiamo, la star turca Can Yaman, quello di Daydream – Le Ali del Sogno, Bitter Sweet, nel ruolo principale di Sandokan e l’attore italiano Luca Argentero, fresco del grande successo di Doc, nel ruolo dell’amico fraterno Yanez.
“Come nascono idee nel reparto editoriale di Lux Vide? Tutto dalla voglia di intrattenere la gente e di sognare. Per farlo bisogna andare in luoghi lontani. Racconteremo la storia di Sandokan” – dice l’amministratore delegato della casa di produzione a RTL102.5 – “Volevo una grandissimo attore che potesse interpretare Sandokan. Can Yaman ha sposato il progetto. Non è stato facile strapparlo ai tanti progetti che lo volevano”. Ha poi spiegato l’attore: “Si tratta di un progetto molto nuovo, vedremo come procede, sono cuorioso e fiero di prendere parte a un progetto internazionale”.
Restano ancora da definire gli altri interpreti fra cui anche quello di Lady Marianna, un ruolo che, a detta dello stesso Bernabei, sarà molto importante in quanto la rivisitazione in chiave moderna del mondo de “Le Tigri di Mompracem” darà risalto al punto di vista femminile. A reimmaginare in questa chiave Salgari ci saranno Alessandro Sermoneta già conosciuto in Diavoli, Purché finisca bene e Davide Lantieri autore di I delitti del Barlume e Odio l’Estate.
Intanto sono stati progettati 8 episodi di 50 minuti ciascuno, le riprese dei quali saranno iniziate nell’estate 2021 fra gli studi della Lux Vide a Formello e altre location internazionali esotiche e di prestigio. Il progetto sta riscuotendo attenzione e interesse nelle più importanti piattaforme oltre che in molti brodcaster italiani e stranieri.
Un “reboot” della serie del 1976 quando sull’allora Rete 1 della Rai fu diretta da Sergio Sollima e interpretata da Kabir Bedi, Carole André, Philippe Leroy e Adolfo Celi. Era la prima volta che i romanzi dell’esotismo di Emilio Salgari, uno degli scrittori più importanti dell’editoria popolare a cavallo fra Ottocento e Novecento venivano sceneggiati per la televisione italiana. Fu un successo epocale che ebbe un sequel vent’anni dopo, nel 1996, sulle reti Fininvest.