di L.S.
La Rai dedica una serata alla scoperta del profilo autoriale inedito di David Bowie con un docufilm realizzato da Rita Rocca, giornalista Rai e filmmaker, già regista del film documentario del 2018 “BowieNext – Nascita di una Galassia”. Una scelta stilistica che ricorda quella del film “Stardust” di Gabriel Range, “London Boy” andrà in onda in prima visione domenica 10 gennaio su Rai5 e poi sarà disponibile in streaming su RaiPlay.
Il documentario racconta l’evoluzione di David Robert Jones, un ragazzo inglese nato in un quartiere proletario dei sobborghi di Londra, ad iconica star internazionale David Bowie, in un arco temporale che va dal 1947, anno della sua nascita, al 1973, anno in cui avviene la sua consacrazione. Una vita intensa, una straordinaria passione per la musica pop e rock e una difficile ascesa al successo, quella di Bowie – alla ricerca di un’identità artistica, tra influenze, incontri e fallimenti in un Inghilterra al centro di una grande rivoluzione culturale – narrata dagli amici e dai collaboratori di quegli anni giovanili e arricchita da testimonianze e materiali inediti che rivelano il lato umano del musicista, finora poco conosciuto.
Partendo dai luoghi della giovinezza di Bowie, il documentario si snoda attraverso memorabili epopee musicali: da Elvis Presley ai Beatles, dai Rolling Stones ai Velvet Underground di Lou Reed, divenuto poi amico e sodale. La colonna sonora offre una panoramica musicale de “il Duca Bianco” altrettanto unica, raccogliendo incisioni giovanili, demo e brani poco noti al grande pubblico, che completano il quadro di un artista dalle mille sfaccettature.
Tra i protagonisti iconici di “London Boy”: la diva del blues Dana Gillespie, amica di Bowie dai tempi della Swinging London, il danzatore e coreografo Lindsay Kemp, che gli insegnò a stare in scena, e il leggendario tastierista degli Yes, Rick Wakeman.
Ad arricchire la visione, il documentario è corredato da fotografie inedite provenienti da archivi privati e collezioni di Philippe Auliac e Vernon Dewhurst, e inoltre, dalle illustrazioni di tre giovani artiste: Hyrtis dalla Francia, Sara Captain dalla Gran Bretagna, e infine, Alice Rovai dall’Italia.