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L’Otello di Verdi con Mehta su Rai5: poltrone vuote ma la diretta amplia il pubblico

Dal Maggio fiorentino stasera l’opera su un femminicidio con la regia di Binasco: niente spettatori in teatro, mascherine anche ai cantanti nelle prove

L’Otello di Verdi con Mehta su Rai5: poltrone vuote ma la diretta amplia il pubblico
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30 Novembre 2020 - 11.10


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Tra le sue innumerevoli esperienze in tutto il mondo Zubin Mehta questa ancora non l’aveva provata: dirigere un’opera senza pubblico perché nessuno, salvo artisti e maestranze, può entrare in sala a causa di una pandemia. Il direttore d’orchestra onorario a vita al Maggio musicale fiorentino stasera dirige l’Otello di Giuseppe Verdi con la regia di Valerio Binasco dal teatro di Firenze che si potrà vedere solo su Rai5 in diretta dalle 21.15. Il cast, secondo più esperti, è di livello eccellente: i protagonisti sono il tenore Fabio Sartori nei panni del Moro (senza essere raffigurato come un moro), il soprano Marina Rebeka è Desdemona vittima di quanto oggi chiamiamo con il suo nome, un femminicidio, Luca Salsi è il perfido Jago, colui che tesse la trama avvelenata intorno a Otello il quale nella sua furia di possesso ucciderà Desdemona per un sospetto tradimento peraltro mai avvenuto.

L’opera con libretto di Arrigo Boito dalla tragedia di Shakespeare ebbe la “prima” alla Scala di Milano nel 1887. «Mi sono concentrato sul dramma familiare tra Otello e Desdemona – dice il regista Binasco in una nota stampa –. È un dramma d’amore straziante, che avviene in una zona di guerra. C’è un continuo oscillare tra una grande storia: Venezia, Cipro, Otello come archetipo, e quella più piccola di un marito e di una moglie, i quali entrambi soffrono di uno dei mali più strani e atroci che possono colpire una coppia, “il troppo amore”, l’amore sbagliato, vittime del peggior demone che esista che è proprio l’amore. Otello è un uomo che sa vincere le guerre ma non sa vincere la forza dell’amore tra le mura domestiche».

Inscenare una tragedia davanti alle persone vuote non è un handicap da poco, ma al contempo l’opera va in diretta tv e in streaming per cui l’altro lato della medaglia è che può arrivare a un pubblico molto più vasto. Particolarmente difficile deve essere stato organizzare lo spettacolo facendo rispettare le distanze soprattutto ai cori, quello dei cantanti e quello dei bambini: durante le prove tutti hanno cantato con la mascherina il che rende inevitabilmente menomato il canto stesso. Come ha detto in una intervista a Gregorio Moppi su Repubblica, la sicurezza è stata assicurata da test rapidi continui a tutti.

Le scene sono di Guido Fiorato, i costumi di Gianluca Falaschi, le luci di Pasquale Mari. Del cast fanno parte anche Riccardo Della Sciucca (Cassio), Caterina Piva (Emilia), Alessio Cacciamani (Lodovico), Francesco Pittari (Roderigo), Francesco Milanese (Montano) e Francesco Samuele Venuti (Un araldo). Il Coro e il Coro di voci bianche sono diretti da Lorenzo Fratini. La regia televisiva è di Claudia De Toma.

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