Andrea Camilleri e l’immaginaria (ma non troppo) Vigàta non sono soltanto il commissario Montalbano. Rai1 lunedì 23 marzo in prima serata trasmette “La concessione del telefono”, commedia tratta dall’omonimo romanzo pubblicato nel 1998 da Sellerio editore: lo scrittore siciliano narra la scalata sociale di Pippo Genuardi, nato a Vigàta il 3 settembre 1856, commerciante di legnami amante delle donne e delle innovazioni tecnologiche, che chiede a vuoto l’installazione della linea telefonica (siamo tra il 1891 e il 1892).
Genuardi manovrerà per ottenere il telefono, cercherà appoggi, sarà pronto a corrompere, a tradire amici infilandosi nei pasticci, finendo nei pasticci e nelle maglie della burocrazia: viene sospettato di essere un sovversivo socialista dal prefetto Marascianno e al contempo il mafioso locale lo sospetta di agire con lo Stato ed essere una spia che agisce per farlo arrestare.
Con la regia dell’anglo pisano Roan Johnson, sceneggiatura di Camilleri, Francesco Bruni e il regista, “La concessione del telefono” ha come protagonista Alessio Vassallo. Nel cast della fiction anche Thomas Trabacchi (è il questore), Federica De Cola (la promessa sposa di famiglia benestante del protagonista Taninè Schilorò), Corrado Fortuna, Corrado Guzzanti (impersona il prefetto), Fabrizio Bentivoglio (Don Lollò, “uomo d’onore”) e Ninni Bruschetta.
È una produzione Palomar con Rai Fiction, prodotta da Carlo degli Esposti, Nicola Serra, Max Gusberti.