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La “Tosca” di Chailly alla Scala l’opera più vista alla tv italiana

La diretta sul primo canale ha avuto 2.856mila spettatori, il 15% di share. Il direttore di Rai cultura Silvia Calandrelli: “Vero servizio pubblico”

La “Tosca” di Chailly alla Scala l’opera più vista alla tv italiana
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8 Dicembre 2019 - 17.54


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La Tosca della Scala diretta da Riccardo Chailly con la regia invero spettacolare di Davide Livermore ha registrato il picco di ascolti in tv da quando esiste l’Auditel. Lo comunica la Rai che ha trasmesso la “prima” del teatro milanese in diretta su Rai1, con diretta anche in streaming.
“Lo spettacolo, prodotto da Rai Cultura, su Rai1 ha totalizzato una media di 2.856.000 spettatori e il 15% di share. Bene anche la diretta condotta da Milly Carlucci, Antonio Di Bella e Stefania Battistini, che nella parte introduttiva – dalle 17.45 alle 18 – è stata vista da 1.947mila persone, con il 14,2% di share”.
I telespettatori sono stati circa ottocentomila in più dell’Attila di Verdi dello scorso anno e della Madama Butterfly, sempre di Puccini, di tre anni fa che fu vista da 2 milioni 644 mila persone, finora il record d’ascolto.
«Il successo di ascolti di Tosca – dice il direttore di Rai Cultura Silvia Calandrelli – è motivo di grande orgoglio per tutti coloro i quali hanno contribuito, nello spirito del vero servizio pubblico, a portare nelle case degli italiani il capolavoro di Puccini (… ) Il mio grazie va anche a Rai1, che ha condiviso con noi il progetto, e al Centro di Produzione TV di Milano che lo ha tradotto in realtà”.
Chailly ha portato per la prima volta un’opera di Puccini come apertura della stagione del teatro milanese e in un’edizione critica con otto elementi musicali dati nella “prima” assoluta al Teatro Costanzi di Roma nel 1900 e poi eliminati in seguito da Puccini. Acclamati i protagonisti: il soprano Anna Netrebko nel ruolo della tragica eroina, Francesco Meli è il tenore pittore suo amante Mario Cavaradossi, il baritono Luca Salsi è il malvagio e predatore Scarpia. In sala Tosca è stata accolta da 16 minuti di applausi.
A Milano l’opera è stata proiettata anche su 38 schermi sparsi per la città su iniziativa del teatro con il Comune. Per il sovrintendente uscente Alexander Pereira, “l’Italia è ancora il Paese del melodramma. L’opera è un elemento fondamentale dell’identità e della cultura di questo Paese che infatti risponde a un’offerta di qualità con numeri altrove impensabili. Unica è anche la partecipazione della città di Milano: con Prima Diffusa abbiamo realizzato con Comune di Milano e Edison un vero festival che coinvolge tutti i milanesi in una festa condivisa”.

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