Anzaldi: "A parlare di droga a Uno Mattina solo perché sostenitrice di Salvini" | Giornale dello Spettacolo
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Anzaldi: "A parlare di droga a Uno Mattina solo perché sostenitrice di Salvini"

Il deputato del Pd sulla partecipazione di Barbara Ciabò: "Presentata come componente dell’associazione “Fragilità e dipendenze” di Milano, associazione di cui in rete non si rintraccia nessuna notizia.

Anzaldi: "A parlare di droga a Uno Mattina solo perché sostenitrice di Salvini"
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3 Agosto 2019 - 12.50


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Secondo quanto denuncia Michele Anzaldi, deputato pd alla commissione di Vigilanza Rai, la trasmissione ‘Uno Mattina Estate’, condotta da Roberto Poletti, ha chiamato per parlare di droga “una ex consigliera comunale di Milano, che non risulta avere particolari competenze in materia, nota per essere una pubblica sostenitrice di Salvini e amica di una delle autrici del programma assunta esternamente, Paola Bacchiddu”. 
“Nella puntata di giovedì a parlare di droga, insieme a alla prefetta Laura Lega e al neurologo Rosario Sorrentino, è stata chiamata anche Barbara Ciabò, presentata come componente dell’associazione “Fragilità e dipendenze” di Milano, associazione di cui in rete non si rintraccia nessuna notizia. Scorrendo il profilo facebook di Ciabò non si trovano molti messaggi sulla droga, mentre invece c’è un costante rilancio della propaganda della Lega, messaggi di Salvini, foto insieme a Salvini e all’autrice del programma Bacchiddu (anche lei sostenitrice di Salvini). Addirittura la foto del profilo è uno striscione diffamatorio contro il Pd sul caso Bibbiano, in piena propaganda leghista” denuncia Anzaldi. 
“A parlare di droga sulla prima rete del servizio pubblico, in uno dei principali contenitori di informazioni, era lecito attendersi di vedere veri esperti che operano sul campo, come ad esempio gli operatori sanitari di Villa Maraini, la comunità che lavora contro le tossicodipendenze e assiste gli eroinomani. Ecco a cosa serviva l’infornata di assunzioni esterne di giornalisti sostenitori di Salvini: a dare visibilità agli amici degli amici” conclude Anzaldi.

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