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Sanremo, Baglioni: "Io faccio da parafulmine alle polemiche"

Il direttore artistico e Teresa De Santis di Rai1 si dicono contenti degli ascolti. Bisio: "Sul mio monologo nessuna pressione politica". Il comico e Virginia: dobbiamo scioglierci

Sanremo, Baglioni: "Io faccio da parafulmine alle polemiche"
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6 Febbraio 2019 - 14.29


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Ste. Mi.
“Ho fatto catechismo, ho fatto il catechista, a 13 anni ho detto a mia madre che voglio farmi frate, non ho avuto un’infanzia facilissima”. Lo ha confessato in conferenza stampa dal Teatro del Casinò di Sanremo Claudio Baglioni a una domanda sui quando lancia accenni religiosi del festival come “messa cantata” e si è detto “templare dei cantanti”. Prendendosi il carico di fare “da parafulmine alle polemiche” manifesta una certa tranquillità: “Siamo complessivamente contenti di aver potuto far ascoltare le 24 canzoni in concorso con la maggior qualità possibile, con il nostro stare un passo indietro perché parliamo di canzoni. L’obiettivo del nazional popolare lo possiamo dire raggiunto al di là dei numeri interessantissimi. Il progetto ha avuto un buon battesimo”. E alla domanda sul calo degli ascolti ironizza: “Mio figlio e i suoi amici sono andati a farsi una pizza, aveva promesso di seguire il festival, alleviamo serpi in seno e i figli pagano le colpe dei padri”. Apprezza però che Virginia Raffaele e Claudio Bisio abbiano fatto un po’ di autocritica davanti ai cronisti.
A seguirla in streaming, è stata una conferenza stampa piuttosto tranquilla: in altre, in passato soprattutto e non negli anni recenti, si vedeva maggior tensione. Ma è palese che la Rai vuole smorzare sul nascere eventuali malumori sugli ascolti inferiori al debutto di Baglioni all’Ariston nel 2018.

Virginia Raffaele infatti promette che stasera “farò in modo di sbalsamarmi” e ammette una certa rigidità nella prima serata perché fa un mestiere non suo che cerca di imparare, quello di condurre il festival.

Bisio riconosce che la coppia di comici deve avere briglia più sciolta: “è meglio avere meno cose scritte, io e te, Virginia, dobbiamo essere più sciolti”. E poi gli arriva la domanda politica: ha dovuto concordare il finale del suo monologo, come ha domandato il parlamentare Pd Michele Anzaldi e ripresa in sala stampa? “Conosco Salvini, è spiritosissimo, l’ho conosciuto a Porta a porta quando è uscito Benvenuti al sud. Vespa invitò me, Siani, prese un video in cui Salvini diceva allo stadio “bruciateli col fuoco” a quelli del Sud, ma ci sono altri più realisti più realisti del re. Concordata la fine del monologo? Ero teso perché volevo concludere con il sorriso e non volevo fare gaffe, non volevo pestare merda, è stato il monologo più difficile della mia vita perché sentivo la pressione intorno. L’idea è venuta a Michele Serra, uno degli autori, l’ho fatto leggere a Baglioni, perché dico che chi può essere così imbecille da stare accoccolato al mare?, e ha riso, il vicedirettore di Rai1 Claudio Fasulo ha riso. Non c’è stata nessuna pressione diretta ma sentivo la tensione”.

Teresa De Santis direttore di Rai1 a sua volta dichiara: “Non ho mai chiesto i testi, sono stata consultata solo una volta su un passaggio su cui ho detto la mia opinione e poi è stata fatta come l’hanno proposta gli autori. Quanto fatto dai due Claudio e da Virginia è farina del sacco loro e degli autori, non credo di poter essere smentita”.
E sugli ascolti difende Baglioni e chiarisce di non aver mai detto né di andar dicendo che esclude un Baglioni tre: ” Claudio ha fatto un lavoro coraggiosissimo che poche volte ho visto tentare. Ha preso nuove produzioni musicali, indipendenti, grandi artisti, ha creato un suo percorso. Per quello che ho potuto godere stando in platea ho potuto vedere uno spettacolo straordinario difficilissimo perché 24 canzoni in gara sono un lavoro faticosissimo. Anche i due Claudio e Virginia si sono tenuti leggermente indietro rispetto alla musica e il risultato è quello che ci aspettavamo”.
La direttrice di Rai1 proclama di non preoccuparsi per i minori ascolti rispetto al 2018 e invece si rallegra: “Ci premia sulle fasce di pubblico che non intercettiamo ed è nelle intenzioni del mio piano editoriale portare fasce più giovani a Rai1. È un risultato in linea con le aspettative però abbiamo il record di ascolto tra i 15 e i 24 anni che tra le ragazze è arrivato a punte del 70% ed è un pubblico che non va nella tv generalista e va in altri mezzi”. Che Rai1 punti a un pubblico più giovanile è nelle cose e giusto, che il calo ci sia stato rispetto al 2017 è un fatto.

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