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Sanremo, per il Messaggero censurate le parole su Mia Martini

Asolti in linea. Per il quotidiano il festival ha "tagliato" Serena Rossi sulla cantante. Baglioni: piccoli telespettatori crescono. E oggi o domani ricordiamo le vittime del Ponte Morandi

Sanremo, per il Messaggero censurate le parole su Mia Martini
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8 Febbraio 2019 - 14.53


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Ste. Mi.

La quarta serata di Sanremo, venerdì 7, è quella dei duetti e di Luciano Ligabue tra gli ospiti con un omaggio a Guccini insieme a Claudio Baglioni. Ci sarà un momento di commemorazione sul crollo del Ponte Morandi a Genova, di cui oggi è iniziata la demolizione? Il governatore della Liguria Giovanni Toti ha mandato una richiesta esplicita al festival ma nella conferenza stampa del venerdì mattina Claudio Baglioni gli sottrae metaforicamente il cappello e risponde che ci avevano pensato già da soli: “Avevamo previsto un numero collettivo per ricordare l’evento che ha ferito tutti e in particolare chi ne è stato toccato. Sarà oggi o domani”.

Il Messaggero: tagliata Mia Martini
Il Messaggero scaglia un’accusa di cui curiosamente i giornalisti a Sanremo non chiedono conto: Serena Rossi voleva fare un breve monologo su Mia Martini ed è stata drasticamente ridimensionata e censurata? Il quotidiano riporta un testo più lungo di quanto detto dalla protagonista che la impersona nella fiction Rai1 “Io sono Mia”. Tra i passaggi saltati il Messaggero include questo: “Mia Martini non si poteva nemmeno pronunciare perché faceva paura, perché dicevano che portava male, perché dicevano che tu, proprio tu, Mia, portavi sfortuna e così la tua vita si è trasformata in una guerra contro una violenza subdola e per questo ancora più potente, contro la discriminazione e l’esclusione che hai subito sistematicamente per anni, e ovunque anche qui, sopra questo palco”. Il direttore artistico si riferiva a questo passaggio quando, davanti ai cronisti, ha raccontato che per un problema tecnico nell’ultima mezz’ora è saltato un numero di cui si rammarica?

Gli ascolti di giovedì: 9,5 milioni, 46,7% di share
Mentre la serata di giovedì, insaporita dalla perfomance di Ornella Vanoni con Virginia Raffaele e che aveva la seconda mandata di dodici cantanti su 24, ha avuto 300mila spettatori in più ma mezzo punto di share in meno rispetto a martedì con 9 milioni 409 mila telespettatori pari al 46.7%. Segno meno però in confronto alla stessa serata del 2018, quello del primo Baglioni, che ebbe cifre particolarmente elevate: una media record di 10 milioni 825 mila telespettatori con il 51.6%, lo share più alto dal 1999.
La prima parte della terza serata del festival (dalle 21.21 alle 23.53) ha avuto 10 milioni 851 mila telespettatori con il 46.4% (l’anno scorso ebbe 12 milioni 657 mila spettatori pari al 51.1%), la seconda (dalle 23.58 alle 00.51) 5 milioni 99 mila con il 49% (6 milioni 142 mila con il 54.4% nel 2018). Il l picco di ascolto in valori assoluti alle 21.46: 13 milioni 218 mila telespettatori per Claudio Bisio e Virginia Raffaele che annunciano Ultimo. Alle 23.43 il picco in share, il 52.5%, alla fine dello sketch di Paolo Cevoli, affiancato da Bisio. La diretta streaming su Raiplay va su una media di mezzo milione, oltre 2,4 milioni le interazioni social durante la terza serata.

Baglioni: piccoli telespettatori crescono, raccogliamo legna
“Stasera penso sia la serata più sorprendente in termini di ritmo e di livello musicale, non ci sono solamente duetti ma collaborazioni e performance che risulteranno singolari – dichiara in sala stampa il “dirottatore artistico” – Sono molto soddisfatto di tutta la squadra”. Infila una delle sue battute: tra i direttori d’orchestra “ne abbiamo solo quattro residenti tra cui Geoff Westley in pericolo per la Brexit, lo manterremo finché i britannici non prendono una decisione definitiva”. Il cantante-direttore si rallegra più che per gli ascolti per un dato anagrafico: “Prosegue l’affezionamento (sic) del pubblico giovane, ieri l’età media dei concorrenti era 37 anni, credo sia una sorta di miracolo per Sanremo. Piccoli telespettatori crescono, siamo andati a fare un po’ di legna”.

Baglioni: Su eventuali plagi ci sono i tribunali
I giornalisti tornano a martellare Baglioni e la Rai su un suo prossimo festival nel 2020. “Spero di poter fare qualcosa in televisione ma per un terzo festival rimando a quando avremo chiuso questa edizione, non abbiamo mai parlato del prossimo”. L’argomento comincia a diventare noioso. Su una presunta somiglianza della base di Simone Cristicchi alla colonna sonora del film “Risvegli” di cui chiede un cronista Baglioni di fatto non risponde: “Non è tra le mie competenze asseverare se un brano sia plagio. Ci vuole innanzi tutto una rivendicazione degli autori che si ritengono plagiati e una giuria, potremmo ricevere da Cristicchi una denuncia per diffamazione. Se qualcuno degli autori si ritiene danneggiato si rivolga all’autorità giudiziaria”.

Virginia Raffaele: Ornella Vanoni è punk
“Con Ornella Vanoni potrei andare ovunque e io la seguo, è rock’n’roll, è genio dell’improvvisazione, è punk”. Felice la comica-conduttrice Virginia Raffaele: non esclude altre avventure in tv ma ora desidera tornare in teatro: “Mamma Rai è mamma Rai, spero di fare qualcosa in futuro ma dopo Sanremo tornerei volentieri in teatro per trovare ispirazione fare palestra”.

E il suo corrispettivo maschile Claudio Bisio si definisce già “contento per un bilancio per me molto molto positivo. Con Virginia facciamo in modo diverso, idee suggerite dagli autori e improvvisiamo: io con il regolamento, e poi con Paolo Cevoli, Virginia con le lingue, ieri c’è stata molta molta improvvisazione”.

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