Catturate contro il tempo, le immagini del National Geographic ci raccontano di animali che potremmo non vedere mai più: e le immagini multimediali raccolte da photo ark potrebbero infine divenire l’unica nostra fonte di conoscenza del mondo animale perduto.
Dal panda rosso all’antilope reale fino alla talpa e ai fenicotteri rosa. Non importa quali siano dimensioni e caratteristiche, ogni animale diventa il solo e unico protagonista degli scatti, realizzati tutti su un fondo bianco o nero, come in un classico set fotografico. Più di 10 anni di lavoro, oltre 6.500 specie fotografate, in 40 paesi diversi. L’obiettivo di Joel Sartore è creare un immenso archivio fotografico delle specie animali in particolare quelle in via d’estinzione.
Photo ark: Sull’orlo dell’estinzione, in onda su National Geographic (canale 403 di Sky) dal 29 ottobre la domenica alle 20:55, racconta proprio questo affascinante progetto dal suggestivo nome che richiama l’arca biblica di Noé a bordo della quale trovarono rifugio tutti gli animali del mondo in fuga dal diluvio universale. Ritratti intimi e commoventi in cui sono gli occhi degli animali a parlarci, scatti che hanno conquistato il pianeta fino ad essere proiettati sulla Basilica di San Pietro a Roma e sull’Empire State Building a New York.
L’obiettivo di Joel Sartore che va avanti, che si stima arriverà a collezionare circa 12.000 ritratti di diversi animali è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sul rischio estinzione che minaccia un numero sempre più crescente di specie. Photo Ark costituisce infatti un’importante testimonianza della biodiversità che popola il nostro pianeta ma anche una richiesta d’aiuto affinchè si intervenga per tutelare questa preziosa ricchezza prima che sia troppo tardi.
Tra gli esemplari fotografati ecco il boa arcobaleno brasiliano: molto ambito per la sua colorazione iridescente, è stato esportato in maniera massiccia negli anni Ottanta e Novanta; oggi molti esemplari da terrario provengono invece dalla riproduzione in cattività. L’immagine di due fagiani dorati (Chrysolophus pictus), una specie originaria delle foreste della Cina occidentali; il Canis lupus baileyi è la sottospecie di lupo più rara dell’America del Nord, ed è classificata a grave rischio di estinzione dalla IUCN. A pescare a caso ecco due esempi di oca delle Hawaii (Branta sandvicensis), quelle classificata come “vulnerabile” dalla Iucn. L’oca, originaria dell’arcipelago, è anche simbolo dello Stato Usa. Il camaleonte pantera: il coloratissimo Furcifer pardalis, originario delle foreste tropicali del Madagascar, è uno dei rettili più ambiti dai collezionisti. Tra gli scatti anche gli Epioblasma brevidens: non tutte le specie a rischio di estinzione sono magnifiche creature: alcune delle specie più minacciate sono molluschi d’acqua dolce come il bivalve Epioblasma, immortalato in Photo Ark. Questi molluschi svolgono una funzione fondamentale nel filtrare l’acqua e forniscono cibo a una miriade di specie selvatiche.
A Sartore piace creare una sorta di caos armonioso: un esempio è la fotografia che ha scattato a uno stormo di fenicotteri. Tra gli animali più affascinanti che ha fotografato, racconta, ci sono proprio gli uccelli, specialmente i fagiani e gli uccelli del paradiso. Sartore, nato in Nebraska nel 1962, ha iniziato il suo viaggio undici anni fa. Dopo aver toccato 40 Paesi, il suo obiettivo di rendere visibili gli invisibili. Nelle settimane scorse è stato anche a Roma al Bioparco, dove ha allestito un set per seguire degli scatti molto speciali. Poi è ripartito. Ma tornerà presto nella capitale per una mostra molto speciale.