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Per "Titanic" Cameron incontrò i discendenti delle vittime e dei superstiti

Il regista racconta come fece il kolossal in un programma in onda a Natale su National Geographic, su Sky

Per "Titanic" Cameron incontrò i discendenti delle vittime e dei superstiti
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22 Dicembre 2017 - 16.20


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Nel dicembre del 1997 “Titanic”, il colossal diretto da James Cameron, usciva nelle sale americane per poi sbancare i botteghini di tutto il mondo, registrando all’epoca i maggiori incassi nella storia del cinema. Ottenne undici Oscar. Il regista svela i retroscena del film che consacrò Leonardo Di Caprio e Kate Winslet su National Geographic (canale 403 di Sky) lunedì 25 dicembre alle 20.55 nel programma “Titanic: i segreti del film”.

Cameron ripercorre la produzione, dalle ricerche alla ricostruzione delle singole scene e delle storie dei personaggi. “Stavamo facendo rivivere la storia quindi era essenziale curare ogni particolare” dichiara il regista “Quando realizzammo Titanic cercammo di dare l’impressione di essere tornati indietro nel tempo, a quella notte. Tentammo di essere il più accurati possibile. Sul set, si poteva uscire dalla cabina di Rose, percorrere il corridoio, scendere la scalinata, attraversare la sala ricevimenti e la sala da pranzo. Era come nelle foto. Era perfetto.”

In questo speciale, Cameron ripercorre le ricerche fatte prima delle riprese e racconta come le storie delle vittime e dei superstiti lo abbiano influenzato nella realizzazione del film. Per questo decide di incontrare i discendenti delle vittime e dei superstiti tra cui Paul Kurzman, il pronipote di Isidor e Ida Straus. Isidor Straus era un milionario e un ex membro del Congresso. Con sua moglie Ida, scelse di non salire sulle scialuppe di salvataggio e di morire insieme sul Titanic: “Resteremo su questa nave mentre affonda. Moriremo come abbiamo vissuto, insieme” disse Ida al marito. Quando trovarono il corpo di Isidor videro un ciondolo con le sue iniziali. Era il ciondolo che Ida portava sempre al collo e che al suo interno custodiva le foto dei loro due figli.

 

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