Una conduttrice nel pallone, sabato sera a Rainews24.
Durante la rassegna stampa si lancia in una spericolata analisi sulla nuova intifada in Israele e nella Striscia di Gaza: “Non vorrei che dietro ci fosse l’Isis” afferma con fare contrito. Un minuto dopo è smentita dall’inviato del Sole24 Ore, Alberto Negri, che ovviamente sottolinea come l’Isis non c’entri proprio nulla. Ma il top la giornalista lo raggiunge commentando un articolo del Giornale sull’ipotesi che il comune di Venezia metta in vendita i quadri d’autore di sua proprietà per sanare il deficit. Con voce accorata sottolinea come il sindaco di Venezia sia un imprenditore milanese, lasciando intendere che quindi qualche fondatezza l’idea ce l’abbia. Dopo tutto l’idea è di un imprenditore, per di più milanese, quindi perfetta! Il fatto è che il sindaco di Venezia è un imprenditore sì, ma nato a Mirano (a venti chilometri da Venezia), non a Milano…Ma gli inciampi e le gaffes non sono finite qui. Leggendo il titolo del Corriere della Sera sugli attentati di Ankara “La strage dei 100 ragazzi” si lascia sfuggire: “Proprio un bel titolo questo!”.
La Maggioni ha lasciato la direzione del canale da un paio di mesi, ma gli effetti continuano a vedersi. In fondo, non è colpa della conduttrice in nero se la linea editoriale (si fa per dire) era quella semplicistica e facile da vendere in base alla quale l’Isis è l’unico mostro del quale avere paura (la presidente Rai ci ha pure scritto un libro), e nemmeno è colpa sua se la rossa direttore faceva luccicare sul canale tutto quello che veniva da Milano (dalla moda all’Expo) dicendosi essa stessa milanese, mentre è brianzola. Il fatto comunque è che non basta il giusto look “nero dominante”,e uno studio nuovo di zecca (costato quanti milioni?) per fare un buon prodotto. Lo conferma lo share di Rainews24, inchiodato allo 0,40 per cento. 50.000 spettatori al giorno.
