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Rai, le cronache animali col prodotto griffato

Scrive Riccardo Bocca sull'Espresso che Lisa Marzoli, che ha portato al successo, su Raidue, Cronache animali verrà cacciata per far spazio a chi paga. Giusto.

Rai, le cronache animali col prodotto griffato
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11 Giugno 2015 - 09.56


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di Pietro Manigas

Riccardo Bocca [url”sull’Espresso”]http://espresso.repubblica.it/visioni/societa/2015/06/10/news/che-brava-conduttrice-mandiamola-via-1.215674?ref=HRBZ-1[/url] si stupisce per una scelta editoriale di Raidue che invece io trovo perfetta. Racconta che il programma “Cronache animali” e la conduttrice Lisa Marzoli, giornalista prestata a costo zero dal Tg2, nonostante il buon successo e nonostante affronti “i temi legati agli animali senza eccessi di retorica” fornendo dati e informazioni efficaci, verrà stravolto. Alla faccia di share e credibilità ottenuti. “Peccato solo che la conduttrice Marzoli non abbia voglia di festeggiare l’evento. Le è stato infatti comunicato che, dalla prossima stagione, verranno inseriti prodotti griffati nel programma. Dettaglio tutt’altro che secondario, visto che rende incompatibile la sua presenza in quanto giornalista, che per regolamento non può avere nulla a che fare con la pubblicità.
Risultato: a fine estate, Marzoli non condurrà più il suo Cronache animali, tornerà al Tg2, e verrà sostituita dall’incolpevole Massimiliano Ossini. Perché, come si diceva in partenza, tutto è possibile: ma preferibilmente il peggio”.

Questo il pezzo-giudizio di Bocca. Che non condivido per una serie di motivi: tutto il mondo della comnunicazione, compresa la declinazione informativa, si muove seguendo il filo d’oro dei dindi. Perché mai Mamma Rai, che deve incassare, dovrebbe privarsi dei ricchi sponsor delle aziende griffate? Per avvantagiare la lobby dei padroni dei cani con una informazione giornalistica non orientata dal prodotto? Ma dai… Sarebbe un caso così estremo da rischiare la denuncia. Quindi: giusto. Meno informazioni giornalistiche e indipendenti, più prodotti griffati. In Rai, come ad Expo, dove per spiegare al mondo come nutrire il pianeta è stato – giustamente – scelta la strada delle multinazionali che confondono cibo (quello che mangiano le persone, poveri compresi quando possono) con food (quello che comprano le persone, e i poveri non possono…).

Il mondo cambia, caro Bocca. E per le cronache animali che smetteranno di abbaiare chissà quante altre cronache sono state silenziate, affabilmente, senza proclami, con il potere suadente di questa epoca spettacolarizzata. E poi ci penserà la Brambilla a rimettere tuttoa posto.

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