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Brigitte Bardot, 80 anni con gli animali

L’ex attrice festeggia il suo compleanno lontano dai riflettori. Da sex simbol ad animalista convinta, da musa di artisti a protettrice dei piccoli di foca.

Brigitte Bardot, 80 anni con gli animali
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26 Settembre 2014 - 19.55


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di Francesco Troncarelli

Sophia chiama, Brigitte risponde. A distanza di poco più di una settimana, tocca all’attrice francese festeggiare gli 80 anni. Due donne fatali, due leggende dell’immaginario collettivo che si ritrovano casualmente legate da una ricorrenza così importante, ma due modi diversi di festeggiare e soprattutto due stili di vita totalmente differenti.

Mentre Sophia ha celebrato l’evento presenziando all’inaugurazione di una mostra a lei dedicata a Città del Messico sotto i flash e le telecamere delle tv di mezzo mondo, Brigitte dopo aver manifestato ad Arles contro la Corrida e partecipato ad una marcia a Parigi per boicottare la sperimentazione sugli animali, “festeggerà” il compleanno lontano da tutti e soprattutto dal can can mediatico, col marito e i suoi trenta animali, alla Mandrague, la sua mitica villa di Sain Tropez.

Una scelta controcorrente, ma in linea con quella che è stata ed è tuttora la sua vita. Sì perché l’ex diva che ha rivoluzionato l’erotismo cinematografico diventando al tempo stesso il simbolo della liberazione sessuale per una generazione, è stata sempre oltre che una bellezza intrigante, un’artista anticonformista, uno spirito ribelle dalle scelte estreme e coraggiose.

Chi avrebbe avuto la “forza” di ritirarsi a vita privata nel pieno del successo? Chi avrebbe preferito ai soldi e alla fama, il vivere con gli animali? Solo lei, B.B. come veniva chiamata da tutti con le sole iniziali, tanta era la sua popolarità. Una popolarità che la portò ad essere scelta come modella per il busto della Marianna, l’emblema nazionale della repubblica francese, dallo scultore Alain Gourdon.

Bellissima Brigitte, amata e applaudita da tutti, con una carriere sfolgorante. A soli 16 anni è sulla copertina della prestigiosa rivista ELLE, a 18 il primo film da protagonista “Et Dieu créa la femme” (“Piace a troppi”) firmato dal marito Roger Vadim. Questa fu la pellicola che la fece diventare un fenomeno planetario (celebre la scena dove scapigliata balla il mambo a piedi nudi, un cult che segna la fine del puritanesimo post bellico), un’icona del sex appeal e della trasgressione a cui dedicare canzoni (avete presente quel samba intitolato a lei che si balla ancora nei locali?), libri, quadri (famoso quello di Andy Warhol), migliaia di reportage e anche capi di moda.

Basti ricordare ad esempio i calzoni corti alle caviglie lanciati da lei, i capelli raccolti a “nido d’api” la cosidetta choucroute, la scollatura Bardot (a spalle scoperte per maglioni e t shirt), fino al bikini che per prima sfoggiò a Saint Tropez, il borgo di pescatori diventato regno della mondanità internazionale grazie a lei.

Una cinquantina di film all’attivo, tra cui “Il disprezzo” di Jean-Luc Godard, “La ragazza del peccato” di Claude Autant-Lara, “La verità” di Henri-Georges Clouzot, “Vita privata” di Louis Malle, B.B. è stata musa di grandi artisti come Andy Warhol e Richard Avedon e ispiratrice di musicisti del calibro di Bob Dylan e dei Beatles.

L’unica donna a essere ricevuta in pantaloni all’Eliseo dal generale Charles de Gaulle (e con indosso una giacca da ussaro che fece subito tendenza), creando scompiglio nel rigido protocollo dell’epoca, vigilia del ’68 e del maggio parigino.

Ha avuto una vita sentimentale a dir poco movimentata, come si conviene dato il personaggio frizzante, per la gioia delle cronache rosa e il gossip di allora, tra numerosi flirt, fra i quali quelli con Jean-Louis Trintignant, Serge Gainsbourg (per lei scrisse la scandalosa “Je t’aime moi non plus”), Jimi Hendrix, Raf Vallone, Gilbert Becaud, Sacha Distel e quattro matrimoni, il primo col regista Roger Vadim, poi con l’attore Jacques Charrier, da cui ha avuto il suo unico figlio, Nicolas, quello col ricco playboy tedesco Gunter Sachs e infine con il politico di destra Bernard d’Ormale che l’ha avvicinata alla Francia profonda del Front National.

Nel 1973, a soli 38 anni, B.B. ha lasciato definitivamente il cinema. Sul set del film “Colinot”, salvò, comprandola, una capretta utilizzata in una scena che doveva essere uccisa per finire allo spiedo dopo le riprese, per la festa del nipote della proprietaria. Da quel momento, per lei cambiò tutto. La vita, gli interessi, le passioni. Ha creato infatti una fondazione che negli anni si è battuta tra l’altro contro la caccia ai piccoli di foca e la macellazione degli animali ed a favore di tante altre battaglie animaliste.

«Ho dato la mia giovinezza e la mia bellezza agli uomini – ha spiegato in una delle ormai rare interviste – riservo ora la mia saggezza e la mia esperienza, il meglio di me stessa, agli animali».

C’era una volta “la Bardot”, l’attrice bella, solare, spregiudicata e ribelle, oggi a 80 anni quel mito è un po’ sbiadito perché lei stessa ha voluto così, allontanandosi da quel mondo perennemente sotto i riflettori che non le appartiene più. All’apparire ha scelto l’essere, incurante del tempo che ha inesorabilmente offuscato il suo fascino ma non il suo spirito. Ma che importa. Del resto “Dio creò la donna” è la chiamò Brigitte, ma previde anche le rughe. Auguri B.B.

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