Luciana Littizzetto ha replicato, durante il suo consueto intervento nella trasmissione “Che tempo che fa” condotta da Fabio Fazio su Rai, alle monache di clausura che, tramite la loro pagina di Facebook, se l’erano un po’ con la comica torinese, rea di averle apostrofate come represse, per l’accoglienza troppo calorosa che le sorelle avevano riservato a Papa Francesco, in visita pastorale a Napoli.
Littizzetto: la nuova clausura 2.0. La Littizzetto è ritornata infatti sulla questione, alimentando la querelle: “Questa settimana mi hanno fatto il c*** tutti. Pensavo che almeno con le suore di clausura sarei stata al sicuro, invece… Hanno fatto quel commento su Facebook. Su Facebook? Le suore di clausura? Ma Facebook non ce l’ho neanche io! Cos’è, la nuova clausura 2.0? Tra poco si faranno anche il piercing, il tatuaggio o leggeranno la Bibbia sull’iPad” ha dichiarato.
Non mi guardate, sono pericolosa. La comica ha poi aggiunto: “Ma le suore di clausura guardano la televisione? Poi me, su Rai3? Ma la Bianchetti dovrebbero guardare. Non mi guardate, io sono pericolosissima, sono una pecora nera, parlo solo di Walter e di Iolanda. Hanno pensato che io pensassi di loro che fossero represse, ma io non l’ho mai pensato. Anche perché represso è una parola brutta. Represso è Fabio, ch non è ancora riuscito a dire alla moglie non gli piaccia il fegato panato”.
Infine le scuse. “Mi faceva ridere che siano saltate tutte addosso al Papa come piccioni su una pagnotta di pane. Le cose toste le ha dette il cardinale, se non ci fosse stato lui non avessi mai detto nulla” ha aggiunto la Littizzetto, che alla fine ha capito di aver esagerato. “Volevo chiedere scusa se vi siete sentite offese, per far ridere bisogna prendere in giro. Ma la prossima volta, vi prego, se avete qualcosa da dirmi, scrivete sul Twitter di Fabio” ha concluso.