Luciana Littizzetto: “Lavoratori dello spettacolo senza tutele” | Giornale dello Spettacolo
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Luciana Littizzetto: “Lavoratori dello spettacolo senza tutele”

I lavoratori in piazza a Torino. Manuel Agnelli, Diodato e associazioni al ministero dei beni culturali che si impegna anche per i precari e lancia gli Stati generali della musica

Luciana Littizzetto: “Lavoratori dello spettacolo senza tutele”
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27 Giugno 2020 - 18.41


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Luciana Littizzetto, tecnici, artisti dello spettacolo, si sono trovati in piazza Carignano a Torino davanti al Teatro Stabile per il flashmob “Gli invisibili”, promosso da Lavoratrici e Lavoratori dello Spettacolo Piemonte in parallelo alla manifestazione nazionale di Roma che denunciano la grave situazione per chi lavora nel settore. La comica ha letto un documento comune: “Siamo attori, registi, musicisti, scenografi, ballerini, costumisti, circensi, organizzatori di eventi, poeti, saltimbanchi, insomma tutto il mondo dello spettacolo, precario per definizione. Stiamo subendo un duro colpo, il nostro settore è in ginocchio. Vogliamo essere riconosciuti come lavoratori perché questo siamo, vogliamo i nostri diritti e la nostra dignità, ammortizzatori seri, tutele e regolamentazioni del settore e anche risposte dall’Inps sul bonus di aprile e maggio che per chi non ha partita Iva non è mai arrivato”.
Come ha detto all’Ansa Francesco Saccani, macchinista cinematografico, molte realtà dello spettacolo chiudono, tanti dovranno cercarsi un altro lavoro e i lavoratori e lavoratrici sono in piazza per venir dimenticati.

Sulla scia del flahsmob di domenica scorsa in piazza Duomo a Milano, dopo le campagne #senzamusica e #iolavoroconlamusica, ieri venerdì 26 Manuel Agnelli, Diodato e i delegati del coordinamento La Musica Che Gira, Fondazione Centro Studi Doc e KeepOn Live (Associazione di categoria Live Club e Festival) che aderiscono al Forum Arte e Spettacolo hanno incontrato i dirigenti di settore del ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo su proposta di Dario Franceschini che organizzera, dopo l’estate, gli “Stati Generali della Musica”. Le associazioni hanno fatto proposte per estendere le tutele sociali, per sostenere le imprese di musica dal vivo e per riformare il settore.

Il ministero in una nota dichiara di aver “ribadito l’impegno a risolvere la situazione dei lavoratori intermittenti dello spettacolo senza tutele già nel corso dell’esame parlamentare del decreto Rilancio e a rafforzare le misure di ristoro per il settore con provvedimenti che includano anche i soggetti che promuovono la musica dal vivo e i live club e i festival, realtà che stanno conoscendo tempi più lunghi per la ripresa, anche a causa delle misure cautelative ancora in essere”.

Sempre il dicastero dichiara di impegnarsi a “mettere in campo misure di riforma strutturale, con una forte attenzione al lavoro, alle forme contrattuali e alle tutele sociali”. All’incontro hanno partecipato il Segretario generale del Mibact Salvatore Nastasi, il capo di Gabinetto Lorenzo Casini, il Direttore generale per lo spettacolo dal vivo Onofrio Cutaia.

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