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Homeland non racconterà più l'Isis: i jihadisti non sono umani

Nonostante la serie racconti degli agenti Cia che combattono i jihadisti, il produttore Alex Gansa ha dichiarato: l'Isis è troppo violento e brutale per la tv.

Homeland non racconterà più l'Isis: i jihadisti non sono umani
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11 Marzo 2015 - 10.40


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Nella prossima stagione di “Homeland”, la serie televisiva Usa che racconta la storia di un gruppo di agenti della Cia che combatte il terrorismo islamico, non si parlerà più dell’Isis. Lo ha dichiarato alla stampa britannica Alex Gansa, il produttore di “Homeland”.

Come spiegato dal Daily Mail, secondo Gansa, a differenza degli altri terroristi di cui si parla nella serie televisiva – giunta alla quarta stagione e confermata anche per la quinta – i jihadisti dell’Isis «non possono essere umanizzati», tanto atroci sono le violenze da loro commesse. «Quello che stanno facendo sul campo e così medievale e orribile», ha aggiunto il produttore, sottolineando che non vuole sponsrizzare le loro atroci gesti in una serie televisiva seguita in tutto il mondo.

Nella precedente stagione, l’Isis era stata citata in una puntata, a proposito di gruppi terroristici operativi in Medio Oriente. Gli sceneggiatori di “Homeland”, infatti, hanno sempre preso spunto dall’attualità per raccontare le storie degli agenti della Cia, ma adesso la società che produce la serie non vuole più dare ulteriore spazio e visibilità all’esercito nero.

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