Siamo a Roma, al Nuovo Cinema L’Aquila, dove la programmazione è diventata un caso politico. In una nota, Lo Spazio Comune Cinema Aquila, il gruppo di cittadini cui è affidato dal Municipio V della Capitale la co-gestione dello spazio, ha denunciato che la programmazione dal 13 al 20 marzo è stata bloccata per la presenza di ‘alcuni film considerati scomodi’ da M5s Roma da una parte e PD sempre capitolino dall’altra.
I casi riguardano un documentario su un canile della Capitale, tre film di registi palestinesi e uno spettacolo teatrale.
Il documentario nel mirino è “Piccolo mondo cane”, che racconta la vicenda sociale dell’autogestione del canile comunale della Muratella portata avanti dai lavoratori ex dipendenti del canile. ”La proiezione non si sarebbe potuta svolgere perché un post su Facebook degli ex lavoratori aveva annunciato la notizia accompagnandola con una critica alla sindaca Raggi (M5S)” si legge nella nota di Scca.
I tre film di registi palestinesi nel mirino sono invece “The wanted 18”, “This is my land… Hebron”, “The salt of the sea” e lo spettacolo teatrale “Mi chiamo Rachel Corrie”. “Vuole il caso – continua la nota – che lo stop imposto dal M5S del Municipio sia seguito alla presentazione di vergognose mozioni del Pd, a livello comunale e municipale, contenenti infami accuse di antisemitismo, che il Movimento 5Stelle ha scelto di subire astenendosi venerdì in consiglio municipale invece di difendere con coraggio e fondamento politico il processo partecipato del Cinema Aquila e le decisioni comuni prese in quella sede. Processo, lo ricordiamo, di cui il Municipio è parte e garante”.
Nella nota Scca comunica infine “di non voler sospendere il programma, presentato al tavolo e pubblicato, e conferma l’intera programmazione della prossima settimana”.
