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Microsoft come Apple: causa al governo Usa per la privacy

L'azienda fondata da Bill Gates ha citato in giudizio il Dipartimento di Giustizia: giusto avvertire i nostri clienti se le loro mail vengono spiate

Microsoft come Apple: causa al governo Usa per la privacy
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15 Aprile 2016 - 09.56


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Dopo la Apple, anche Microsoft ha iniziato una battaglia legale contro il governo degli Stati Uniti per mantenere il diritto di avvisare i clienti quando un’agenzia federale controlla le loro comunicazioni di posta elettronica. A darne notizia è il Wall Street Journal che racconta l’ultima ‘battaglia’ per la privacy con il colosso informatico che, schierato in prima fila, chiede il diritto di dire agli utenti se sono spiati via e-mail.

L’azienda fondata da Bill Gates cita in giudizio il dipartimento americano di Giustizia nella persona del ministro Loretta Lynch, mettendo in discussione il frequente ricorso ai cosiddetti ‘secrecy orders’, che impediscono a Microsoft di informare i propri utenti quando la polizia o i servizi di intelligence, magari nell’ambito di indagini anti terrorismo, ottengono dai giudici l’autorizzazione a spiare le loro e-mail.Una mossa che rafforza la pressione delle società tecnologiche contro il governo, facendo seguito alla battaglia di Apple per non decriptare i suoi iPhone nelle indagini dell’Fbi.

Costituzione violata. Nella sua causa, intentata davanti ad una forte federale di Seattle, Microsoft sostiene che l’amministrazione Obama viola la Costituzione impedendole di notificare a migliaia di clienti le richieste degli inquirenti di controllare la loro corrispondenza digitale. In particolare sono invocati il primo emendamento sulla liberta’ di parola e il quarto, che stabilisce il diritto per le persone e per le imprese di essere informate se il governo perquisisce o sequestra le loro proprietà.

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