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Tutti pazzi per i supereroi dei fumetti

Perché questi personaggi dell'imaginazione attirano tanto il pubblico di tutte le età?

Tutti pazzi per i supereroi dei fumetti
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30 Dicembre 2015 - 11.20


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Fino a qualche anno fa, i supereroi erano personaggi relegati ai fumetti per ragazzi o ad alcuna sporadica cronaca giornalistica di Vincenzo Mollica nel supplemento culturale del TG1 – chi non ricorda, con un sorriso sulle labbra, la sigla di ‘Do-Re-Ciak-Gulp’?

Ma sono ormai almeno dieci anni che i supereroi hanno fatto “Boom!” e, dalle pagine dei fumetti, sono atterrati in grande stile [url”nel mondo del cinema”]http://www.wired.it/play/cinema/2014/04/24/10-film-somigliano-fumetti[/url] e della televisione mainstream. Ma prima di sbancare i botteghini, i supereroi erano argomento di discussione soprattutto nei circoli nerds. Avete presente Leonard Hofstadter, Sheldon Cooper, Howard Wolowitz e Raj Koothrappali nel negozio di fumetti di Stuart? Bene, anche la realtà, fino a poco tempo fa, non era poi così diversa.

Nerds e supereroi, d’altra parte, sono legati a doppio filo nella loro essenza psicologica.C’è sempre infatti un elemento di identità nerd all’interno della struttura dei personaggi dei fumetti. Clark Kent, Superman, è un extraterreste; Charles Francis Xavier, il Professor X è un mutante; Tony Stark, Ironman, è un singolare ingegnere particolarmente creativo.

Alla base del loro successo

“A molti, gli atteggiamenti fuori dalla norma possono far paura o sembrare addirittura pericolosi”, spiega Pablo Chapman, uno dei comic fan più popolari del web, “ma noi nerd abbracciamo questi personaggi speciali non perché siamo geek, ma perché abbiamo colto meglio degli altri le storie intime che si nascondono dietro questi personaggi e facciamo nostri i loro sentimenti”. “In fin dei conti”, continua Chapman, “Peter Parker è un nerd che diventa un supereroe e ci insegna che tutti noi abbiamo bisogno di tirar fuori i nostri poteri”.

Ma cos’è che rende così amati i supereroi? Qual è il segreto che fa così coinvolgenti le loro storie? Dalla creazione delle figure mitologiche, le storie di coloro che possiedono poteri sovrumani hanno sempre affascinato l’umanità e sono state il serbatoio dell’intrattenimento popolare per intere generazioni. E ora, il grande successo che stanno riscuotendo a livello planetario ha convinto alcune delle aziende più importanti ad associare i propri prodotti all’immagine dei supereroi più popolari. Dalle magliette alle bibite, dagli articoli di cartoleria alle assicurazioni, tutti vogliono un pezzetto di supereroe. Basti pensare che anche i siti di scommesse online, come per esempio CasinoPlanet, il [url”Casinò online di Gazzabet”]http://casinoplanet.gazzabet.it/[/url], hanno incoroporato nella loro offerta di slot e giochi d’azzardo alcune delle storie dei personaggi più conosciuti, come Hulk, Dare Devil o i Fantastici4.

“Il fascino generato dalle figure eroiche precede di gran lunga la nascita dei fumetti, ma si può anche affermare con una certa sicurezza che i supereroi che abbiamo imparato a conoscere e ad amare offrono una sorta di leggenda contemporanea”, afferma Joshua Baker, che fino a poco tempo fa era uno dei più grandi distributori di bandes dessinées degli Stati Uniti. “Supereroi e divinità mitologiche hanno poteri simili e potrebbero competere tra di loro. Bhè, basta pensare a Thor: lui è entrambe le cose! Ma è proprio questo elemento che li rende unici”.

La nozione di “eroi” non è dunque una novità. Eppure ci deve essere sicuramente qualcosa di profondo che spieghi il fascino che questi avventurieri in costume scatenano, [url”qualcosa di trascendentale”]http://urbanpost.it/supereroi-e-psicologia-le-personalita-degli-eroi-dietro-le-mascher[/url] che si cela sotto quella lycra, quelle maschere e quelle identità segrete. “Quale bambino del mondo non ha immaginato di indossare un mantello e volare a salvare il mondo?”, si chiede Baker, mentre si lascia andare in una sonora risata.

Le ragioni psicologiche

“Penso che il loro appeal derivi dai loro alter-ego. C’è qualcosa di affascinante nel sapere di essere un superuomo e allo stesso tempo portare avanti una vita normale come quella degli altri esseri umani. Ognuno di noi proietta questo desiderio nei personaggi che conosciamo attraverso il cinema o i fumetti”, conclude Baker.

Quanti di noi, infatti, coltivano il desiderio inconfessabile di avere una certa abilità superiore. Ma, sebbene avere una forza da Hulk o muoversi a una velocità supersonica siano solo una fantasia, è dimostrato che la volontà di spiccare sugli altri per una determinata ragione è insita nella psiche umana.

“‘Fare la differenza’ non sempre vuol dire avere una dote innata per qualcosa”, spiega Michael Peterson, professore di Analisi del Comportamento Sociale all’Università del Delaware. “Gli esseri umani, potenzialmente, possono raggiungere qualsiasi obiettivo che si propongano; il fascino per i supereroi risiede nel fatto che la gente può proiettare in loro il proprio desiderio di grandezza. In altre parole”, prosegue Peter, “dimmi qual è il tuo supereroe favorito e ti dirò chi sei e cosa vuoi raggiungere”.

In un certo senso, questi moderni ‘paladini’ sono esseri normali. Hanno un lavoro, devono far fronte alle difficoltà quotidiane, hanno al loro fianco persone a cui vogliono bene… eppure, sono straordinari. Sono diversi. Dallo studente nerd che si identifica con Peter Parker, all’operaio che sogna di saltare da un tetto all’altro della fabbrica come l’Uomo Ragno, all’insegnante che vorrebbe essere Wonder Woman, secondo il docente dell’università del Delaware tutti noi abbiamo il diritto di sognare ad occhi aperti.

La capacità di proiettare valori positivi

“Ogni supereroe ci insegna cose diverse. Ad esempio, Superman ha superpoteri illimitati e, probabilmente, può fare tutto quello che vuole, ma Clark usa i suoi poteri per fare del bene. Il suo vero potere è la bontà, piuttosto che la capacità di combattere”, afferma senza remore Brianne Martinez, uno dei più importanti collezionisti di fumetti.
Secondo Baker, invece, il valore che più spesso viene trascurato e che, al contrario, ci porta a identificarci con i supereroi è la loro costante speranza. Se analizziamo il carattere di X-Men, dell’Uomo Ragno, di Batman o Superman, forse il loro più grande superpotere è la speranza in un mondo migliore. Altrimenti, come potrebbero lanciarsi all’avventura senza battere ciglio?

La questione centrale, pertanto, non riguarda tanto i superpoteri, ma la nostra umanità e la possibilità di riconoscere il supereroe nascosto in ognuno di noi. “Conosco molte persone che ogni giorno assumono dei rischi, nella vita quotidiana o nella loro professione”, afferma Martinez, “ma non lo fanno per essere riconosciuti come ‘eroi’. In definitiva, credo che tutti noi possiamo aspirare a diventare dei supereroi grazie ai nostri propri meriti”.

“La particolarità del supereroe è la sua capacità unica di ispirare gli altri, di credere nei propri obiettivi e di lottare per quello che reputano più giusto”, conclude Baker. “I supereroi non sono amati perché combattono contro il male … li amiamo perché ci dimostrano che il male può essere sconfitto. E che si può desiderare di più di questo?”.

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