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Il cinema cresce nel primo semestre del 2015: +9,4% di incassi

Ciné, la manifestazione che presenta i film della prossima stagione, apre con i dati positivi del primo semestre: +23,7% le presenze per il mese di giugno, +35% gli incassi.

Il cinema cresce nel primo semestre del 2015: +9,4% di incassi
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1 Luglio 2015 - 16.25


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Il mercato cinematografico del 2015 è partito bene. Da gennaio a giugno 2015 sono andati al cinema più di 51 milioni di spettatori (nello stesso periodo del 2014 erano stati quasi 49 milioni), con una crescita del 5%. Il relativo incasso è stato di oltre 330 milioni di euro contro i 302 dell’anno precedente con un incremento del 9,4%.

“Questo non significa che abbiamo superato tutti i problemi, ma è un dato che ci fa ben sperare in una chiusura dell’anno in positivo, e che ci spinge a lavorare insieme con maggiore determinazione”, hanno concordato Andrea Occhipinti, Luigi Cuciniello e Carlo Bernaschi, rispettivamente presidenti dei distributori dell’ANICA e degli esercenti di ANEC e ANEM, nell’aprire la quinta edizione di “Ciné”, la manifestazione che si sta svolgendo a Riccione presentando i film che usciranno in sala nei prossimi mesi.

Le associazioni stanno lavorando per affrontare unitariamente alcune criticità del settore, a cominciare dalle uscite estive. Il risultato di giugno 2015 è decisamente incoraggiante: quasi 5 milioni le presenze, con una crescita di circa un milione rispetto allo scorso anno (+23,7%) e più di 32 milioni gli incassi, con uno scarto positivo di oltre 8 milioni di euro (+35%).

Un primo frutto dello sforzo unitario, anche in risposta al dato fortemente negativo del 2014, dove, complice la presenza di alcuni grandi eventi sportivi, i biglietti strappati erano stati davvero pochi.

La criticità della stagionalità del mercato italiano è emersa dallo studio curato dal periodico Box Office sui generi e i gusti del pubblico cinematografico negli ultimi 5 anni, che ha riscontrato due importanti rigidità del prodotto italiano: in primo luogo la ristrettezza nell’offerta, sostanzialmente limitata ai film comici, alle commedie e ai film d’autore, e inoltre la scarsa rilevanza degli incassi dei titoli italiani nei mesi estivi.

“Deve essere uno stimolo per la produzione, una spinta ad aumentare gli sforzi e il coraggio per differenziare al massimo la proposta di cinema italiano e non concentrarla in pochi generi”, ha dichiarato Andrea Occhipinti, che ha rivolto lo stesso invito a posizionare prodotto nazionale in estate, così come si è cominciato a fare quest’anno.

Anche Luigi Cuciniello ha rilevato la mancanza di differenziazione nei generi, rilevando inoltre che in Italia si producono sempre più film, ma molti con budget ridotti, con una concentrazione degli incassi su pochi titoli e in un periodo sempre più ristretto dell’anno. “E’ necessario – ha affermato – lavorare a un calendario delle uscite che veda una proposta adeguata per qualità e quantità: anche sulle scelte e sul posizionamento natalizio, tradizionalmente periodo di forte consumo cinematografico, è necessario fare tesoro delle esperienze passate e individuare proposte utili al mercato”.

“Non c’è un mercato forte senza una forte presenza di film italiani” ha ribadito Carlo Bernaschi che ha evidenziato la carenza in estate di prodotto nazionale di richiamo per il pubblico.

Le associazioni sono impegnate anche nell’organizzazione di due momenti di forte promozione per il cinema in sala, da celebrare nell’ottobre 2015 e nella primavera del 2016, sulla scorta delle iniziative degli altri paesi europei, illustrateieri a Cinéin un incontro. ANEC, ANEM e ANICA hanno costituito un gruppo che sta lavorando all’iniziativa di ottobre, supportate dal MiBACT, coinvolgendo agenzie di comunicazione e sponsor nella costruzione della comunicazione dell’evento.

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