[url”Apple Music”]http://giornaledellospettacolo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=82792&typeb=0&09-06-2015–ecco-apple-music-tim-cook-cambiera-il-modo-di-ascoltare-la-musica[/url] è finito sotto la lente di ingrandimento dell’antitrust del Connecticut. Il New York Times infatti ha spiegato che le autorità stanno indagando sui rapporti fra Apple e le case discografiche. Il quotidiano ha sottolineato che i procuratori generali puntano ad accertare se Apple abbia fatto pressione sulle case discografiche – o se queste abbiano cospirato con Apple o una con l’altra – per non sostenere i servizi ‘freemium’ offerti da società come Spotify. I servizi ‘freemium’ sono quei servizi inizialmente gratuiti e sostenuti finanziariamente dalla pubblicità.
In attesa di scoprire come andranno le indagini, proprio Spotify il diretto concorrente di Apple Music ha chiuso un round di finanziamenti con 526 milioni di dollari, che portano il valore della società a 8,53 miliardi. Secondo il Wall Street Journal la cifra arriva da diversi investitori internazionali che scommettono sulla capacità della compagnia di far fronte alla concorrenza del nuovo Apple Music.